Finto genitore a scuola per prelevare il bambino, nessun aiuto dalle telecamere

Il sindaco di Mel: "Grazie al dirigente scolastico per aver alzato il livello di attenzione"

Mercoledì 10 Gennaio 2024 di Federica Fant
Finto genitore a scuola per prelevare il bambino, nessun aiuto dalle telecamere

MEL - Nessun aiuto potrà arrivare dalle telecamere: purtroppo nella scuola di Mel, dove il finto genitore lunedì si è presentato per prelevare un bimbo seconda elementare prima dell'orario di chiusura delle lezioni, non è dotato di videosorveglianza.

Ma le indagini dei carabinieri di Mel, in contatto con il sindaco Stefano Cesa, proseguono a 360 gradi per dare un volto al responsabile. Intanto ieri anche il primo cittadino di Borgo Valbelluna è intervenuto con una nota sulla vicenda che tanta apprensione ha sollevato nel suo comune: «Nell'attesa degli sviluppi delle indagini delle forze dell'ordine dice il sindaco Cesa - che dovranno chiarire la dinamica e la gravità della situazione è importante sottolineare la prontezza e l'ottima organizzazione dell'Istituto Comprensivo di Mel nel scongiurare il manifestarsi di una situazione che potrebbe profilarsi molto grave».


LA PAURA
Era lunedì mattina quando la persona si è presentata ai cancelli della scuola di Mel prima del normale orario di chiusura chiedendo di poter far uscire il figlio. Ha subito sollevato però perplessità da parte del personale scolastico che è andato a verificare l'identità del presunto genitore in segreteria. Tanto è bastato per far fuggire a gambe levate il finto genitore che non ha lasciato tracce. Immediata la segnalazione ai carabinieri e la nota diramata dall'istituto in cui si metteva in guardia i genitori raccontando quanto è accaduto. Le indagini sono in capo all'Arma dei carabinieri, che hanno già fatto i primi rilievi del caso. Da indiscrezioni, come detto, si evince che il plesso scolastico, teatro del fatto, non abbia telecamere, anche se gli inquirenti potrebbero seguire anche altre piste, che naturalmente non ci è dato sapere. In tanti si chiedono i motivi del gesto, che sembra non avere una spiegazione logica. Chi era la persona che si è presentata ai cancelli? Un parente? Conosceva il bimbo? Solo gli accertamenti diranno qualcosa di più.


IL SINDACO
«Nel contesto in cui siamo abituati a vivere - ha detto ieri il sindaco Cesa -, è per noi difficile ipotizzare eventi gravi e al limite come potrebbe essere, se confermato, il prelievo di un bambino non autorizzato alla scuola. Per questo motivo desidero ringraziare il Dirigente scolastico e tutto il suo staff per aver lanciato questo grido di attenzione, che deve farci riflettere nell'assumere dei comportamenti sempre più responsabili e protettivi ogni qualvolta abbiamo a che fare con i bambini e i ragazzi. E questo non deve riguardare solo il mondo della scuola, ma tutte le attività che vedono impegnati i bambini e i ragazzi del nostro territorio».


LE ALTRE REAZIONI
«Da presidente di Consiglio di istituto spiega Paolo Bello mi vien da dire che, di fronte ad un possibile fatto grave, il sistema ha retto bene. La prudenza ed i regolamenti che a questa prudenza si rifanno, si sono dimostrati efficaci. La questione casomai si sposta sul piano delle indagini». «Alla luce di quanto accaduto ha scritto il dirigente De Col ai genitori -, è stata data comunicazione ai nostri plessi di mantenere la massima attenzione e di conseguenza si è ritenuto necessario informare anche le famiglie dell'accaduto. Certo della massima cura che tutti insieme poniamo nell'avere cura dei nostri alunni, colgo anche l'occasione per ringraziarvi della collaborazione». Parole, quelle del dirigente scolastico, che sono poi rimbalzate, da chat a chat, fino ad arrivare anche fuori comune, dove a quanto pare l'attenzione è ora maggiormente più elevata.

Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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