A Selva di Cadore sono arrivati i dinosauri, una ventina di rettili a grandezza naturale

Domenica 31 Luglio 2022 di Raffaella Gabrieli
Il parco di dinosauri

SELVA DI CADORE - A Selva di Cadore sono arrivati i dinosauri.

Aperta sino a domenica 11 settembre, l'esposizione Dinosauri in carne e ossa. Val Fiorentina Dolomiti - Le origini ha già registrato diverse migliaia di visitatori. Ad arricchire l'esperienza alla mostra, allestita al Museo Vittorino Cazzetta e all'aperto nella frazione di Santa Fosca, numerosi appuntamenti per approfondire la conoscenza dei grandi rettili preistorici e di quel territorio bellunese che 230 milioni di anni fa era il loro habitat.

IN CAMPO
Sono una ventina i dinosauri a grandezza naturale, ricostruiti in base agli studi scientifici di un team interamente italiano con la consulenza di paleontologi professionisti, protagonisti della mostra. Qui si possono incontrare Tito, il sauropode titanosauro proveniente da Roma; oppure Saltriovenator il dinosauro lombardo; o anche Ciro, il cucciolo di carnivoro famoso in tutto il mondo rinvenuto in provincia di Benevento. La sezione all'aperto di Santa Fosca, invece, è dedicata ai dinosauri testimoni della grande estinzione che ha segnato la fine dell'Era Mesozoica tra cui il T-rex. L'evento è promosso dal Comune di Selva in collaborazione con Trame di Storia Impresa Sociale e la Pro loco Val Fiorentina. Un'occasione per fare un tuffo nel passato del pianeta, quando il paesaggio dolomitico doveva essere assai simile a quello delle odierne isole Bahamas, dove bracci di mare si protendevano nell'entroterra, lasciando, con la bassa marea, pozze d'acqua poco profonde, e le pendici delle attuali montagne erano solcate dai pesanti passi dei rettili preistorici le cui impronte sono ancora oggi visibili sul monte Pelmetto.

INIZIATIVE COLLATERALI
Tra le iniziative che accompagnano l'esposizione, ci sono le escursioni guidate proprio al monte Pelmetto dove Vittorino Cazzetta scoprì le orme dei dinosauri, allora il primo ritrovamento con queste caratteristiche a livello italiano, e quelle all'altopiano di Mondeval de Sora, dove un tempo viveva e cacciava l'uomo mesolitico Valmo e dove oggi si può visitare il masso sotto cui è stata ritrovata la sua sepoltura risalente a oltre settemila anni fa. Ancora, si può prendere parte alla visita serale al percorso esterno della mostra e alla passeggiata alla scoperta della Val Fiorentina e, infine, andare Al museo con l'esperto con la possibilità di essere guidati da un professionista.

I 40 ANNI DEL MUSEO
Era il 1982 quando venne istituito il Museo civico della Val Fiorentina con la collezione di fossili di Vittorino Cazzetta come esposizione principale. Le importanti scoperte di portata internazionale nei campi della geologia e dell'archeologia, effettuate da questo studioso autodidatta locale, hanno contribuito alla crescita del museo a tal punto da richiederne una ristrutturazione radicale, con ampliamento del fabbricato e nuovo allestimento, inaugurato nel 2010. Vittorino Cazzetta scomparve nel 1996, prematuramente e tragicamente, tra quelle montagne della valle che tanto amava: ora il Museo è a lui dedicato Si tratta di un Museo paleontologico, archeologico e storico i cui principali reperti sono costituiti dalla sepoltura mesolitica completa di corredo funerario ritrovata a Mondeval de Sora e da un enorme calco della superficie di un masso caduto dal monte Pelmetto con impronte di dinosauro. Sino all'11 settembre il Museo sarà aperto tutti i giorni in orario 10-13 e 15-19. Per ulteriori informazioni e iscrizioni alle iniziative collaterali: scrivere all'indirizzo museoselvadicadore@gmail.com o telefonare allo 0437521068.

 

Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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