Grande Elia, quarto ai Mondiali Juniores di fondo: «Ma non chiamatela medaglia di legno»

Sabato 26 Febbraio 2022 di Bruno Tavosanis
Elia Barp
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TRICHIANA - Non chiamiamola medaglia di legno, perché il quarto posto di Elia Barp nella 10 km a tecnica classica dei Mondiali Juniores di Lygna (Norvegia) non è una delusione, anzi.

Del resto, perlomeno nel nuovo millennio, non sono stati certi molti gli italiani capaci di ottenere un piazzamento così importante nella competizione che vede presente il meglio del fondo giovanile e il trichianese ha confermato di potersi sedere alla grande al tavolo dei big della disciplina.

NESSUN RIMPIANTO

Oltretutto non ci sono nemmeno rimpianti per il podio mancato, visto che il bronzo è lontano 18 secondi. Barp ha veleggiato praticamente per tutta la gara in quinta posizione, lottando con il finlandese Kvennnas, che ha infine preceduto per un solo decimo. La gara è stata dominata dal russo Korostelev, che ha preceduto di 214 il finlandese Anttola e di 222 il connazionale Ivshin.

L'INTERVISTA

«So di dire una banalità affermando che terzo è meglio di quarto, ma va bene così - sorride il talento delle Fiamme Gialle, che l'anno scorso a Vuokatti, sulla stessa distanza ma nel passo pattinato, giunse settimo, a dimostrazione che va forte in entrambe le tecniche -. Il tracciato era veramente duro, però io stavo bene e avevo sci eccezionali». Notizie confortanti in vista della sprint a tecnica libera di domani che chiuderà il programma iridato. In stagione Elia non ha avuto rivali in questo format, ma ai Mondiali gli avversari sono di un altro spessore: «Non so sinceramente cosa aspettarmi - dice -. Ho sempre fatto bene nella sprint a skating, però qui il livello è molto alto». Oggi invece il sappadino Davide Graz affronta la sprint dei Mondiali Under 23.

DE MARTIN MIGLIOR AZZURRA

Barp è stato il migliore dell'ottimo quartetto azzurro (ottavo Ghio, decimo Schwingschackl, ventunesimo Mastrobattista), così come Iris De Martin è stata la prima delle italiane nella 5 km a tecnica classica, piazzandosi diciassettesima (la prima delle concorrenti della categoria Aspiranti) a 426 dalla vincitrice, la russa Daria Neprjaeva, sorella di Natalia, un oro e due argenti alle Olimpiadi di Pechino. «Sono molto contenta di come ho affrontato la gara, tutta in progressione - racconta la comeliana -. Un po' di rammarico c'è, perché con 10 in meno avrei recuperato 6-7 posizioni. Le sensazioni erano buone, la forma è arrivata nel momento giusto e questo significa che ho lavorato bene. Il distacco dalla prima non è enorme e tutto ciò mi rende fiduciosa. Nella sprint l'obiettivo è arrivare in semifinale».
 

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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