TRICHIANA - Non chiamiamola medaglia di legno, perché il quarto posto di Elia Barp nella 10 km a tecnica classica dei Mondiali Juniores di Lygna (Norvegia) non è una delusione, anzi.
NESSUN RIMPIANTO
Oltretutto non ci sono nemmeno rimpianti per il podio mancato, visto che il bronzo è lontano 18 secondi. Barp ha veleggiato praticamente per tutta la gara in quinta posizione, lottando con il finlandese Kvennnas, che ha infine preceduto per un solo decimo. La gara è stata dominata dal russo Korostelev, che ha preceduto di 214 il finlandese Anttola e di 222 il connazionale Ivshin.
L'INTERVISTA
«So di dire una banalità affermando che terzo è meglio di quarto, ma va bene così - sorride il talento delle Fiamme Gialle, che l'anno scorso a Vuokatti, sulla stessa distanza ma nel passo pattinato, giunse settimo, a dimostrazione che va forte in entrambe le tecniche -. Il tracciato era veramente duro, però io stavo bene e avevo sci eccezionali». Notizie confortanti in vista della sprint a tecnica libera di domani che chiuderà il programma iridato. In stagione Elia non ha avuto rivali in questo format, ma ai Mondiali gli avversari sono di un altro spessore: «Non so sinceramente cosa aspettarmi - dice -. Ho sempre fatto bene nella sprint a skating, però qui il livello è molto alto». Oggi invece il sappadino Davide Graz affronta la sprint dei Mondiali Under 23.
DE MARTIN MIGLIOR AZZURRA
Barp è stato il migliore dell'ottimo quartetto azzurro (ottavo Ghio, decimo Schwingschackl, ventunesimo Mastrobattista), così come Iris De Martin è stata la prima delle italiane nella 5 km a tecnica classica, piazzandosi diciassettesima (la prima delle concorrenti della categoria Aspiranti) a 426 dalla vincitrice, la russa Daria Neprjaeva, sorella di Natalia, un oro e due argenti alle Olimpiadi di Pechino. «Sono molto contenta di come ho affrontato la gara, tutta in progressione - racconta la comeliana -. Un po' di rammarico c'è, perché con 10 in meno avrei recuperato 6-7 posizioni. Le sensazioni erano buone, la forma è arrivata nel momento giusto e questo significa che ho lavorato bene. Il distacco dalla prima non è enorme e tutto ciò mi rende fiduciosa. Nella sprint l'obiettivo è arrivare in semifinale».