BELLUNO - Neanche il tempo di riporre gli striscioni dopo la manifestazione che sabato aveva portato in piazza 4mila persone esasperate dalla sanità allo sbando, che un altro primario se ne va dalle terre alte: Giulio Trillò, responsabile del servizio di emergenza 118 dell’Ulss Dolomiti ha vinto il concorso per ricoprire l’incarico di direttore della struttura operativa regionale di emergenza sanitaria del Friuli Venezia Giulia. La data prevista del suo ultimo giorno di lavoro all’ombra delle Dolomiti è quella del 31 gennaio 2024.
IL PROFILO
Trillò, uno dei più apprezzati e preparati professionisti che abbia prestato servizio all’Ulss Dolomiti negli ultimi anni, aveva iniziato il suo rapporto con la sanità della provincia di Belluno nel luglio 2020. In questi giorni ha annunciato le dimissioni dando quindi i tre mesi di preavviso come prevede il contratto che lo avrebbe legato all’Ulss fino al 2025. Bocche cucite sui motivi della scelta, anche se non è difficile immaginare che l’avanzamento professionale e la maggior vicinanza a casa (Trillò vive a Udine) possano aver avuto un loro peso sulla scelta. Tutte da verificare invece le ipotesi di richieste operative avanzate da Trillò e non accolte dalla direzione, come se negli ultimi mesi una crepa si fosse aperta nei rapporti. È ancora presto per verificare altri aspetti legati a possibili contropartite messe in campo (o non messe in campo) dall’Ulss Dolomiti per far cambiare idea a Trillò che nella selezione per vincere il concorso indetto dall’Azienda regionale di Coordinamento per la salute del Friuli Venezia Giulia si è piazzato primo con 83,750 punti su 100 in un lotto di tre pretendenti. Nella delibera firmata dal direttore generale della sanità del Friuli Venezia Giulia, Joseph Polimeni, non è indicata la data d’inizio del rapporto di lavoro che legherà Giulio Trillò al Sores: una delle ipotesi è che le due direzioni possano concordare una data precedente a quella prevista in cui scade il terzo mese di preavviso delle dimissioni, l’1 febbraio.
LA SOSTANZA
Dettagli trecnici che non modificano un quadro a tinte fosche per la sanità del nostro territorio. Non solo medici che non ne vogliono sapere di salire in montagna a coprire posti resi vacanti da pensionamenti e rinunce, ma anche primari affermati che colgono al volo altre opportunità. Per Trillò il nuovo incarico rappresenta in realtà un ritorno al passato: arrivò a Belluno proprio dal Friuli Venezia Giulia nel 2020 dove aveva maturato una solida esperienza in ambito di soccorso di emergenza e di elisoccorso. L’Ulss Dolomiti chiuse il bando per la nomina del nuovo dirigente in tempi stretti. Trillò è stato il terzo responsabile nella storia dell’elisoccorso in provincia di Belluno dopo Angelo Costola, che lo ideò e guidò per anni, e Giovanni Cipolotti. Solo pochi giorni fa l’Ulss Dolomiti aveva affidato l’incarico di responsabile dell’elisoccorso a Cristina Barbarino, 46 anni, separandolo da quello di responsabili del 118. 59 anni, nato a Trieste e residente a Udine, Giulio Trillò ha conseguito prima la laurea in medicina e chirurgia nel 1991, poi la specializzazione in anestesia e rianimazione nel 1995 all’università di Trieste con un’esperienza di un anno all’università di Basilea in Svizzera.