Allevatore scava un tunnel nella neve per raggiungere la stalla

Domenica 17 Gennaio 2021 di Lucio Eicher Clere
Allevatore scava un tunnel nella neve per raggiungere la stalla
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Un duro gennaio per chi fa agricoltura in quota.

Le abbondanti nevicate rendono difficile lo sgombero della neve per arrivare alle stalle. C'è chi, come Pierre Casanova Fuga di Costalta, ha dovuto scavare un tunnel per poter accedere alla stalla di Tabiosto, dove tiene 9 delle sue 14 mucche. Per accudire le altre 5 in un fienile in località Stamsöto deve salire con una motoslitta. Pierre è un giovane di 31 anni, appassionato del suo lavoro fin da piccolo, quando andava con il nonno sui prati d'estate e in malga, lassù sotto il Peralba. "Devo tutto a mio nonno Giuliano -racconta- che mi ha insegnato tenendomi per mano i sentieri dei fienili, la qualità dell'erba, le caratteristiche delle mucche e la cura dei vitelli. Con lui ho collaborato negli anni della prima giovinezza e ora, dopo che lui ha lasciato a 84 anni, mi sento un privilegiato per aver ereditato non solo la stalla, il mini caseificio, la titolarità di malga Antola, ma soprattutto la passione per una professione che comporta grande impegno, ma anche sa dare soddisfazione in questi tempi difficili della pandemia e della crisi di tanti settori lavorativi". Pierre è uno dei cinque soci della latteria cooperativa Peralba, due dei quali vogliono consolidare l'attività, realizzando stalle moderne e raggiungendo la quota minima di una ventina di mucche lattifere. Egli però sta procedendo con passo più lento, tenendo conto anche delle forze che servono per una attività più complessa. Ora lo coadiuva nella lavorazione del latte per produrre burro e formaggio la compagna Sabrina, con la figlia Noemi che muove i primi incerti passi. La stagione più frenetica è quella estiva, quando bisogna sfalciare i prati, raccogliere il fieno e riempire i depositi dei fienili, e nello stesso tempo portare le mucche in malga e gestire il pascolo, la mungitura e la lavorazione del latte. Per questo lo aiutano i genitori e altri parenti, mentre in malga sale con lui qualche giovane aiutante. Pierre possiede la calma degli antichi contadini. "Non bisogna affannarsi contro il tempo -dice con un sorriso- questo è un inverno con tanti disagi, le grandi nevicate creano difficoltà nel raggiungere le stalle e fatica nello spalare angusti sentieri sui quali camminare per il trasporto dei bidoni del latte, ma bisogna anche guardare il lato positivo della neve, che ci garantisce riserve idriche per l'estate. Io cerco di seguire la mentalità dei vecchi contadini, che non si affannavano e non si arrabbiavano contro il tempo e il governo. Utilizzo tutti gli strumenti normativi che sostengono l'agricoltura di montagna, i contributi per lo sfalcio e per il pascolo di montagna e mi piacerebbe poter aprire in paese un piccolo negozio di vendita dei nostri prodotti, possibilmente con i colleghi della latteria cooperativa, alla quale conferisco una parte dei miei circa 150 litri giornalieri di latte, che le mie mucche stanno generosamente producendo in questo periodo, nel tepore della stalla che, nonostante la neve ed il freddo esterno, mi accoglie ogni mattina ed ogni sera."

Ultimo aggiornamento: 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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