Safilo, firmato l'accordo sullo stabilimento di Longarone: ricollocati tutti i lavoratori

Martedì 5 Settembre 2023
Safilo, firmato l'accordo sullo stabilimento di Longarone: ricollocati tutti i lavoratori

LONGARONE - Safilo ha reso noto di aver firmato in Regione Veneto il verbale d'accordo per il futuro dello stabilimento di Longarone. Grazie anche al coinvolgimento delle parti sociali, della Regione Veneto e di tutte le istituzioni, l'accordo prevede la ricollocazione di tutti i lavoratori presso le società del settore Thelios e Innovatek. L'azienda procederà adesso insieme alle parti coinvolte alla gestione delle fasi di realizzazione dell'accordo.  Hanno partecipato all'incontro le organizzazioni sindacali di categoria regionali e provinciali di Femca Cisl, Uiltec Uil e Filctem Cgil insieme alle Rsu e ai rappresentanti dell'azienda Safilo, assistiti da Confindustria Belluno Dolomiti.

La Regione e le parti sociali, con la sola eccezione della Filctem Cgil, hanno sottoscritto l'accordo.

La Cgil non firma

È mancata la firma della Filctem Cgil, come preannunciato, questa mattina, al tavolo convocato dalla Regione Veneto tra rappresentanze sindacali, Rsu e delegati della proprietà di Sàfilo, sull'accordo che prevede il trasferimento di impianti e lavoratori in forza alla sede di Longarone (Belluno) a Thèlios e a Innovatek. L'accordo, che non per questo non procederà secondo modi e tempi stabiliti, è stato controfirmato anche da Elena Donazzan, assessore regionale alle politiche per l'occupazione. Nel dettaglio 250 dipendenti impiegati nel comparto della galvanica saranno assorbiti a scaglioni, da oggi fino al 2025, da Thélios, insegna dell'occhialeria controllata dal gruppo francese Lvmh, mentre i circa 200 rimanenti confluiranno in Innovatek, società di recente fondazione e di proprietà dell'imprenditore Carlo Fulchir, sempre secondo una scaletta di step successivi. I due acquirenti prenderanno inoltre possesso dei due settori dello stabilimento di Longarone di Sàfilo attualmente in uso. 

Donazzan: «Giornata importante»

«Questa è una giornata importante - ha detto l'assessore Elena Donazzan al termine dell'incontro - È un accordo di grande rilevanza, considerando da dove siamo partiti a gennaio con la comunicazione da parte di Safilo della chiusura dello stabilimento di Longarone e con la prospettiva di lasciare a casa 460 lavoratori. Invece da quel momento, anche grazie al grande lavoro fatto da parte del sindacato, con la disponibilità dell'azienda e con il supporto dell'Unità di crisi regionale, abbiamo accompagnato la transizione verso i due obiettivi che noi, come Regione, ci poniamo sempre: la continuità produttiva e la salvaguardia occupazionale. Continuità produttiva significa non disperdere investimenti e competenze in un settore strategico qual è quello dell'occhialeria - conclude Donazzan -. Strategico a livello nazionale, regionale e per Longarone stessa». 

Zaia: «Risultato non scontato»

«C’è un po’ di nostalgia nel pensare che Safilo lascerà Longarone ma questo non scalfisce la soddisfazione per la sigla di un accordo che non era per nulla scontato e che permetterà di mantenere in loco la produzione. Un accordo che garantisce di salvare gli oltre 460 posti di lavoro che erano a rischio e di mantenere una produzione di eccellenza che fa del bellunese e di Longarone uno dei poli mondiali dell’occhiale. La Regione si è impegnata al massimo, accompagnando questo percorso e rendendo più semplici i vari passaggi delicati. Tutto questo si è tradotto in una operazione di cessione con due acquirenti grazie ai quali tutti i lavoratori saranno occupati con garanzie». È il commento del Presidente della Regione Luca Zaia alla notizia della conclusione dell’accordo. «Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per questo risultato – conclude il governatore – a partire dall’assessore Elena Donazzan che ha seguito l’intera vertenza in prima persona con il supporto dell’Unità di Crisi aziendali, senza dimenticare le parti sindacali che son intervenute in maniera determinante per arrivare ad una soluzione che garantisce ad una importante realtà produttiva del bellunese di proseguire nel proprio operato, tutelando tutti i posti di lavoro. Il settore dell’occhialeria è strategico e la Regione continuerà ad investire nella sua salvaguardia».

Cosa prevede l'accordo

L'accordo prevede l'assegnazione a ciascun dipendente, da parte di Sàfilo, di una quota sufficiente a ricostruire la retribuzione originaria attraverso un'integrazione della Cassa integrazione fino al momento del riassorbimento nelle nuove aziende oltre alla possibilità di usufruire di incentivi all'esodo volontario, pari a quattro mensilità, fino ad un numero massimo di 50 addetti. Per Donazzan l'accordo individuato ha avuto un esito andato «ben al di là delle aspettative» del gennaio scorso, quando Sàfilo dichiarò non più strategica la propria presenza nel distretto bellunese. «È stata mantenuta l'occupazione - ha sottolineato - oltre alla continuità produttiva nella stesse sede geografica in cui opera l'azienda che dismette gli asset». Per i delegati sindacali di Femca Cisl e Uiltec Uil l'obiettivo raggiunto rappresenta «un punto di partenza di un percorso in cui sarà necessaria la vigilanza continua sul rispetto delle intese», ossia il completamento dell'intero assorbimento della forza lavoro entro il 2025. La Filctem Cgil, che non ha sottoscritto il documento, ritiene invece «non credibile il piano industriale di Innovatek» e si riserva di assistere eventuali lavoratori intenzionati a promuovere ricorsi contro Sàfilo per la cessione fittizia di ramo d'azienda, giudicando non formalizzata la divisione in due dell'attività svolta fino ad oggi a Longarone e dunque non cedibile se non in blocco. Nei prossimi giorni sono previste le firme degli accordi anche con le due acquirenti e i primi ingressi delle maestranze ed Sàfilo in Thélios e Innovatek sono attesi per l'inizio di ottobre. 

Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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