Rapina la fioraia minacciandola col coltello: ha solo 17 anni e lei lo perdona

Venerdì 13 Agosto 2021
Rapina la fioraia: 17enne in manette
1

PEDAVENA - È nel carcere minorile di Santa Bona a Treviso in attesa dell’interrogatorio il 17enne di Pedavena che l’altro pomeriggio si è presentato armato di coltello nella fioreria Silvestrin, in via Trento, mettendo a segno una rapina. Pochi spiccioli quelli racimolati dal ragazzo, circa una cinquantina di euro, che erano i soldi del fondo cassa. Ma la sua fuga è stata brevissima: è stato rintracciato in tempi record dai carabinieri della Compagnia di Feltre che lo hanno arrestato. Il bottino è stato restituito alla fiorista e l’arma usata, un coltello da cucina, è stato posto sotto sequestro. Sotto choc la comunità, che conosce bene il ragazzo e la famiglia, a cominciare dalla stessa proprietaria del negozio. «Voglio dare un messaggio diverso - dice rifiutandosi di rispondere alle domande e parlare di quanto accaduto -, un appello alla comunità: chiudiamoci tutti nel rispetto e non parliamo di quanto accaduto».

IL COLPO
Erano da poco passate le 16.30 di mercoledì quando il giovane entra nel negozio travisato da occhialoni e mascherina, oltre a un cappuccio calato sul capo. «Dammi tutti i soldi che hai», intima alla proprietaria brandendo un coltello da cucina. La donna spaventata e riesce ad andare nella serra dove c’è il fratello Fabrizio e i due rappresentanti. Nel frattempo il ragazzo poi afferra tutto il cassetto della cassa, lo infila in uno zainetto ed esce. La fuga dura pochissimo. I carabinieri erano in zona per il controllo del territorio e arrivano in tempi record, inoltre a stare alla calcagna del ragazzo anche un vicino di casa della fioreria che avendo sentito tutto si è gettato all’inseguimento. In via Dante Alighieri il ragazzo getta lo zainetto in mezzo alla vegetazione e torna a casa sua. Ma per poco: i carabinieri della Compagnia di Feltre nel giro di pochi minuti arrivano e procedono all’arresto per l’accusa di rapina. Sequestrano il coltello e restituiscono i soldi alla fioraia.

IL PROCEDIMENTO
Un’accusa pesante per un ragazzo di quell’età. È una famiglia inserita nella comunità dove vive da anni e il giovane è conosciuto. Non si conoscono quali siano i motivi che lo abbiano spinto a un’azione simile. L’inchiesta è di competenza del Tribunale per i Minorenni di Venezia. Il ragazzo, in cella a Santa Bona, darà le sue spiegazioni al giudice nell’interrogatorio che ci sarà nelle prossime ore. Quel che è certo è che la fioraia lo ha già perdonato: non si costituirà certo parte civile in un eventuale procedimento e per lei la cosa è finita così, con la restituzione del maltolto.

IL PERDONO
«Chiedo solo silenzio - dice la titolare della fioreria Silvestrin - queste persone sono quasi di famiglia per me.

Le conosco da anni e non voglio che si parli più di quanto accaduto. Per me la cosa finisce qui». La comunità è attonita per quanto accaduto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci