Un aiuto ai malati oncologici: il benefattore "schivo" dona mezzo milione di euro

Sabato 15 Luglio 2023 di Daniela De Donà
La targa intitolata al benefattore Umberto Fiabane

BELLUNO - Con dedica particolare ai malati oncologici, ha scritto la sua ultima pagina una storia iniziata nel 2008: gli ausili hanno una nuova casa. E’ di 580mila euro il costo del magazzino che funge da custodia di carrozzine, barelle e sollevatori destinati ai pazienti con patologie neoplastiche gravi e in cure palliative che sono seguiti dai volontari della Associazione Cucchini. Un investimento che ha visto unire le forze della Cucchini, con 120mila euro, e del benefattore Umberto Fiabane (già, per il suo altruismo, premio San Martino 2019) che ha messo sul piatto ben 460mila euro. Non un caso, quindi, che la targa che è stata scoperta ieri nell’area San Gervasio dell’ospedale San Martino porti la scritta: “Con il generoso contributo della famiglia Umberto Fiabane,14 luglio 2023”. 
Anche grazie al funzionale magazzino vi è ora la possibilità di fornire rapidamente alla famiglia del malato un supporto anche sgravandola dalle incombenze collegate alle pratiche, cosa di cui si fa carico l’associazione. Il percorso era partito già una quindicina di anni fa in collegamento con l’hospice Casa Tua 2. A sostenerlo fortemente era l’ex presidente Vittorio Zampieri che, ieri, ne ha ricordato i passaggi. «Sentivamo la questione ausili come una esigenza inderogabile per i malati, anche perchè ci erano richiesti da tutte le vallate della provincia, da Arabba all’Alpago».
Centinaia le domande con il materiale che, al tempo, era ammassato in uno scantinato di soli 20 metri quadrati: il magazzino appena inaugurato ne misura 700, sporti inclusi. «Bisogna ammetterlo – è il racconto di Zampieri – allora la consegna non avveniva sempre con puntualità, come oggi avviene cioè in tempo reale.Si imponeva, quindi, la ricerca di una soluzione». Ecco che partirono gli incontri con i tecnici, coordinati dall’architetto Giovanni Pante, ed iniziò il dialogo con Fiabane che garantì la collaborazione nel progetto per una struttura avveniristica che si autosostenesse. Zampieri, dopo aver citato i nomi di chi, a vario titolo, negli anni ha dato una mano (Alessandro Bordin, Domenico Cassol, Giovanni Pante, Tommaso Nicolao, Walter Mazzoran, Michele Da Rold, Paolo Comarella) non ha potuto nascondere la commozione: «La cittadinanza è grata alla famiglia Fiabane che ha permesso di trasformare un grande sogno in una eccellenza bellunese a favore di chi è nell’estremo bisogno ed è meno fortunato di noi».
Ha cercato di defilarsi Umberto Fiabane dopo la cerimonia con benedizione portata dal cappellano ospedaliero, don Sergio Pellizzari: «Ho lavorato e guadagnato bene, non ho figli – Fiabane motiva la generosità - quindi è normale dare alla mia città. Tant’è che ho un altro progetto in testa». Plauso dal sindaco Oscar De Pellegrin perchè «si aggiunge un pezzo importante al nostro sistema sanitario che sta vivendo una parentesi difficile. Grazie a tutti coloro che fanno qualcosa per la collettività con il cuore e non per mettersi su facebook». 
A portare il vanto dell’associazione di cui è alla guida è Matteo Toscani: «Noi portiamo a domicilio, con questa filiale dedicata agli oncologici, un quinto di tutti gli ausili consegnati dall’Azienda sanitaria. E lo facciamo con i volontari». Proprio davanti a un centinaio di volontari, di consiglieri o ex consiglieri della Cucchini, a tecnici e professionisti che hanno messo il loro mattoncino per questo magazzino degli ausili, ha parlato il padrone di casa, Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Ulss 1 Dolomiti: «Questa struttura, senza le pastoie burocratiche, dà risposta a un bisogno dei pazienti oncologici. Un lavoro ben fatto per la comunità».
 

Ultimo aggiornamento: 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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