In ospedale oltre 300 pazienti al giorno: accessi superiori al pre-Covid, pronto soccorso sotto pressione

Domenica 14 Gennaio 2024 di D.D.D.
Il pronto soccorso di Belluno (foto di archivio)

BELLUNO - Se i giorni tra Natale e la Befana per molti significano vacanza e riposo, non è stato certo così per il personale dei cinque Pronto Soccorso della provincia (Belluno, Feltre, Agordo, Pieve di Cadore, Auronzo). A fornire le fotografia degli accessi nel periodo dal 23 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 è il coordinatore del Dipartimento di emergenza-urgenza dell'Ulss 1 Dolomiti, Edoardo Rossi.

Il totale degli accessi è stato di 5197: in quei giorni di festività si è viaggiato con una media di 325 persone al giorno che si sono rivolte ai medici dei pronto soccorso della provincia. Di questi pazienti 160 sono gli stranieri (il 3%).

IL TREND
«Rispetto al pari periodo dell'anno precedente abbiamo registrato ora un +7%, con una media giornaliera di 325 persone. Il picco è del 2 gennaio, come avviene spesso, cioè dopo il giorno di festa, con ben 406 accessi afferma Rossi in generale non siamo certo nell'ordinario come numeri». Tra il 26 dicembre e il 5 gennaio si è superata la media giornaliera degli accessi che negli ultimi 12 mesi è 277: praticamente in tutto il periodo natalizio di sono superati le 300 visite effettuate da parte del personale sanitario. Più in generale: negli ultimi 12 mesi, in totale, 101.264 persone hanno avuto bisogno del medico del Pronto Soccorso. Il mese "nero" è stato agosto, con 10.450 accessi (una media di 337 persone al giorno che si sono rivolte ai reparti di emergenza degli ospedali bellunesi), ma anche dicembre non è stato da meno registrando 8723 presenze.

NUMERI RECORD
«Nel 2023 abbiamo superato i numeri prepandemici», è la precisazione di Rossi. A farla da padrone tra il 23 dicembre e il 7 gennaio, numericamente parlando, sono le unità del San Martino di Belluno (1882 accessi) e del Santa Maria del Prato di Feltre (1745). Ma un aumento, specialmente nei primi giorni del 2024, si è avuto nelle strutture a cui accedono anche i vacanzieri, ovvero gli ospedali vicino ai comprensori delle piste da sci. Gli accessi sono stati i seguenti: 918 ad Agordo, 581 a Pieve di Cadore, 71 al punto di primo intervento di Auronzo.

TRAUMI E MALATTIE
A chi si presenta al Pronto Soccorso, si sa, viene assegnato un codice-colore in base alla gravità dell'infortunio. A prevalere, negli accessi nel periodo preso in considerazione, sono i traumi (il 31%) e le patologie delle vie respiratorie (il 15%). «In particolare si è registrato un incremento dei codici a rischio (arancioni e gialli), ma in senso assoluto di tutti i codici colore, compresi i rossi per infortunio», afferma Rossi. Nello specifico: si è passati da una media annua di 20% (arancioni e gialli) al 24% nel periodo natalizio. «Il 15% riguarda, poi, - come confermato ieri nell'incontro con la stampa anche da Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di Igiene e sanità pubblica - sono queste le classi che hanno portato all'aumento di accessi in Pronto Soccorso: traumi, influenze, complicanze batteriche all'apparato respiratorio».

I CODICI
La grande fetta resta l'accesso con codice bianco: il 48% è la media annuale, quindi quasi la metà delle persone che vanno al pronto soccorso. Nel periodo festivo il dato è rimasto in linea (47%). Poi i codici rossi: in media sono il 2%. I verdi rappresentano una fetta che si aggira sul 29% dei pazienti.
 

Ultimo aggiornamento: 15:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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