Olimpiadi 2026, ecco la spartizione dei fondi per le infrastrutture: il 50% alla Lombardia, il 25% al Veneto, il 20% al Trentino e il 5% all'Alto Adige

Mercoledì 13 Luglio 2022 di Angela Pederiva
Olimpiadi 2026, ecco la spartizione dei fondi
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Il 50% alla Lombardia, il 25% al Veneto, il 20% al Trentino e il 5% all'Alto Adige. È questo il contenuto dell'intesa, raggiunta ieri a Roma, sullo schema di riparto dei fondi per le infrastrutture delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026: 324 milioni per opere stradali e ferroviarie, più altri 70 per interventi definiti a beneficio della collettività.

Presieduta dal ministro Enrico Giovannini e dal viceministro Alessandro Morelli, la riunione è servita anche a fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori, che «proseguono secondo le tempistiche previste» ha riferito una nota diffusa dal dicastero, benché resti in ballo il commissariamento di altri cantieri, al di là delle varianti all'Alemagna e della pista da bob.


I PARTECIPANTI
Non a caso alla cabina di regìa ha preso parte anche Luigi Valerio Sant'Andrea, commissario straordinario oltre che amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, di cui era presente pure la presidente Veronica Vecchi. Fra gli altri partecipanti, Valentina Vezzali sottosegretaria allo Sport, i governatori Luca Zaia del Veneto, Attilio Fontana della Lombardia e Maurizio Fugatti di Trento, il vicepresidente Daniel Alfreider di Bolzano, per Cortina il sindaco Gianluca Lorenzi, per Milano gli assessori Martina Riva e Giancarlo Tandredi, Giovanni Malagò numero uno del Coni e Juri Stara segretario generale del Comitato italiano paralimpico.


GLI IMPORTI
La quantificazione delle quote ha riguardato lo stanziamento contenuto nell'ultima legge di Bilancio, pari appunto a 324 milioni, ad integrazione del miliardo di euro destinato alle opere essenziali per l'evento sportivo e già approvato a dicembre del 2020. Lo schema di riparto proposto dalle Regioni e dalle Province autonome, che ha ricevuto il parere favorevole della cabina di regìa, prevede il trasferimento di 162 milioni alla Lombardia, 81 milioni al Veneto, 64,8 milioni al Trentino e 16,2 milioni all'Alto Adige. La destinazione dei fondi sarà formalizzata con un decreto ministeriale. Per quanto riguarda la ripartizione dei 70 milioni dedicati all'eredità dei Giochi Invernali, il ministero delle Infrastrutture ha proposto alcuni investimenti con l'intesa della Fondazione Milano Cortina 2026, fra cui l'impiego di 12 milioni in «misure per la valorizzazione dei territori in un'ottica di sostenibilità ambientale».


L'INDICAZIONE
Sempre ieri sul Bur è stata pubblicata la delibera con cui la giunta Zaia, su proposta dell'assessore Elisa De Berti, dà già un'indicazione delle priorità che orienteranno l'utilizzo dei fondi in Veneto, calcolati su una prima liquidazione di 72,9 milioni rispetto agli 81 complessivamente assegnati. La parte più cospicua, pari a 52,9 milioni, andrà alla variante alla Statale 12 da Buttapietra a Verona, città olimpica in quanto sede della cerimonia di chiusura in Arena; complessivamente l'intervento costerà 145 milioni, per cui è previsto di reperire i restanti 92,1 milioni all'interno del contratto di programma con Anas. Altri 16 milioni saranno spesi a Cortina d'Ampezzo, per finanziare l'adeguamento della viabilità comunale lungo la riva sinistra del torrente Boite. Ulteriori 4 milioni serviranno sempre alla Regina delle Dolomiti, per il potenziamento della strada di adduzione al villaggio olimpico pianificato a Fiames.


IL DPCM
Anche quest'opera è una di quelle per cui era stata rimarcata la necessità dei poteri commissariali, da conferire attraverso un dpcm firmato dal premier Mario Draghi. Sul punto la riflessione è in corso ormai da mesi. Per quanto vengano date rassicurazioni sul rispetto dei tempi, a nessuno sfugge il fatto che mancano ormai non più di tre anni e mezzo all'evento. «Non si saltano i passaggi: si accelerano. Quindi si fanno la valutazione di impatto ambientale e si fanno le conferenze dei servizi era stata la rassicurazione di Sant'Andrea durante l'ultimo incontro pubblico a Venezia, rivolta in particolare agli ambientalisti solo che si costituisce una cabina di regìa con i territori per rendere tutto più veloce».
 

Ultimo aggiornamento: 08:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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