Pronti all'accoglienza per le Olimpiadi: «Boom di agriturismi, tanta formazione e software nuovi»

Corsi di formazione in lingue straniere, nuovi software per le prenotazioni: le 135 strutture si stanno preparando al grande evento del 2026

Lunedì 27 Febbraio 2023 di Claudio Fontanive
Fabrizio Pescosta di Coldiretti Terranostra con Anna Falchi

BELLUNO - Corsi di formazione in lingue straniere, nuovi software di prenotazione: anche gli agriturismi della provincia, 135 realtà, si stanno preparando alle Olimpiadi e Paralimpiandi invernali 2026. Una nuova legge regionale consente di aumentare i posti letto fino a 45, un bando provinciale garantisce contributi a fondo perduto fino al 60% per investimenti sulle strutture: tutto lascia intendere che gli agriturismi sono destinati a crescere in vista del 2026. Fabrizio Pescosta, presidente Coldiretti Terranostra per gli agriturismi della provincia di Belluno, che rappresenta circa 90 aziende del settore sulle totali 135 attive nel territorio, dà una fotografia del settore, fiore all'occhiello della provincia e in continua crescita.

LE INIZIATIVE
Terranostra sta attuando diverse iniziative a favore degli associati. «Stiamo lavorando a pieno ritmo per l'appuntamento olimpico di Cortina 2026 - spiega Pescosta - e quindi farci trovare pronti per l'accoglienza.

Organizziamo corsi di formazione e di lingue straniere, ma anche di software per prenotazioni. Il titolare di azienda agricola deve poter essere un imprenditore completo e al passo coi tempi». E Pescosta sa di che cosa parla. Lui stesso è titolare dell'omonima azienda agricola e dell'agriturismo Piccola Baita a Sappade, in comune di Falcade. Per la sua azienda è cambiato qualcosa in questi ultimi mesi? «Noi abbiamo cercato di essere sempre dinamici anticipando i tempi - risponde l'imprenditore -; il nostro locale è situato in una frazione di Falcade, poco visibile al grande flusso della viabilità, ma proprio per rendere fruibili i prodotti di nostra produzione anche alla clientela di passaggio, abbiamo aperto la scorsa estate un punto vendita dei nostri prodotti in centro al paese, e devo dire che sta andando molto bene. La stanno apprezzando tanti turisti ma anche valligiani».

IL FUTURO
L'agriturismo sta puntando sempre più sulla diversificazione, chiave del futuro e di crescita. Un futuro che Pescosta vede «in positiva evoluzione e riscontro con favore la nascita e lo sviluppo di un nuovo tipo di turismo che può essere caratterizzato da attività come le ippovie, con interessanti percorsi per i cavalli, o l'enoturismo collegato al mondo della viticoltura. Credo che questa nuova norma possa aiutare a decollare questo nuovo tipo di turismo, che fa bene a tutti».

LA PROVINCIA
C'è tempo fino al 10 marzo per partecipare al bando di sostegno agli agriturismi bellunesi. Si tratta di una misura varata dalla Provincia all'interno della cosiddetta "manovra Covid", finanziata dal Fondo Comuni confinanti. Il plafond è di 221mila euro, le agevolazioni sono accordate sotto forma di contributi a fondo perduto. «Lo scorso anno avevamo avviato un bando per contributi a diverse tipologie di attività commerciali, per dare un sollievo all'economia fortemente colpita dalla pandemia Covid. In quella occasione erano rimasti in qualche modo in secondo piano gli agriturismi», sottolinea il consigliere provinciale delegato all'agricoltura, Simone Deola. «Adesso, con questo bando, vengono messe a disposizione risorse importanti, a valere sui Fondi Comuni confinanti. Gli agriturismi rappresentano uno strumento fondamentale per lo sviluppo di quel turismo green che non solo è sostenibile, ma costituisce spesso un integrazione del reddito delle aziende agricole. E quindi il finanziamento va a beneficio del territorio e di chi è maggiormente sensibile alla sua cura».

GLI AIUTI
Il bando prevede il finanziamento degli investimenti degli agriturismi situati nei Comuni che rientrano nell'ambito di applicazione del Fondo. Rientrano negli interventi ammissibili le ristrutturazioni e gli ammodernamenti; l'acquisto di macchinari, attrezzature e arredi nuovi, di hardware e di programmi informatici, nonché l'innovazione digitale. Saranno possibili contributi massimi di 15mila euro (per una spesa pari o superiore a 25mila euro) e minimi di 3mila euro (per una spesa pari a 5mila euro). La verifica e gestione delle pratiche è affidata a Unioncamere del Veneto e alla Camera di Commercio Treviso-Belluno, con cui la Provincia si è convenzionata per l'attuazione del progetto. «Abbiamo messo al servizio della Provincia di Belluno l'esperienza maturata in questi anni da Unioncamere e dalla Camera di commercio di Treviso nella gestione dei bandi pubblici - sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Mario Pozza -, per velocizzare l'istruttoria di concessione dei contributi consapevoli che le imprese agricole devono poter vivere e crescere per presidiare il territorio anche nelle realtà montane più difficili».
 

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