Disfatta Nevegal: «Via impianti, tabacchi e noleggio bici. Senza impianti si chiude»

Mercoledì 31 Luglio 2019 di Alessia Trentin
Disfatta Nevegal: «Via impianti, tabacchi e noleggio bici. Senza impianti si chiude»
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BELLUNO - L'info-point adesso c'è. Peccato che, sul Colle, del doman non v'è certezza perchè i commercianti sono pronti a fare le valigie. Una notizia buona e una meno buona, ieri, dal Colle dei bellunesi. Il taglio del nastro al nuovo ufficio di informazioni turistiche è stato salutato con gioia come una ventata di ossigeno dai residenti, dai proprietari di seconde case e in parte anche dagli operatori. Ma in tempi bui è arriva un'altra nota amara. Alessandro Molin, presidente della Scuola di Sci Nevegal, ha preso parola per ribadire l'intenzione di spostare la scuola se entro un mese non si avranno certezze degli impianti e Mario Fabrinetti, proprietario del tabacchino e del negozio di noleggio sci e biciclette, ha  annunciato allo stesso modo di prendere la via per Piancavallo o per Zoldo. 
Senza impianti non c'è Nevegal, in sostanza. A dispetto di quanto dichiarato venerdì scorso in Consiglio comunale dai consiglieri Ida Bortoluzzi e Giangiacomo Nicolini di Belluno D+, che hanno sostenuto come per il Colle potrebbe profilarsi un futuro di successo anche senza innevamento e seggiovia. «Senza impianti non funziona nemmeno il bike park ha dichiarato Mario Fabrinetti -. In questo momento, con le piste chiuse e con gli impianti spenti, non c'è turismo nemmeno con le bici elettriche. Io ho fatto un grosso investimento acquistando mezzi, ma al momento non sto lavorando. Si possono valorizzare altri sport oltre allo sci, questo è vero, ma senza innevamento non funzionano nemmeno lo sci alpinismo e le ciaspe». 
Fabrinetti vive da sempre sul Colle. È nato e vissuto in un edificio affacciato sul piazzale e da 45 anni la sua famiglia è proprietaria del tabacchino. «Non ci guadagno quasi nulla ha detto ieri, prendendo parola prima del taglio del nastro -, lo chiudo se chiudono gli impianti». Molin, da parte sua, ha ribadito quanto dichiarato sulle pagine di questo giornale solo il giorno precedente. «Abbiamo bloccato la promozione ha detto -. Ci troviamo ad aprire un info point senza sapere se gli impianti andranno avanti, è un peccato questo. Se non ci saranno sviluppi, la Scuola chiuderà o si sposterà».
LA NUOVA REALTÀA volerlo sono stati operatori e residenti, a concretizzarlo il Consorzio Dolomiti Prealpi con appoggio di un privato e del gruppo Belluno Alpina. «Gli arredi li abbiamo forniti noi spiegano dal Consorzio -, così come lo schermo con i video. Sempre noi pagheremo la persona che starà dietro il banco per tutto il mese di agosto. Per ora solo di mattina, ma stiamo già valutando la possibilità di estendere l'apertura a tutta la giornata nei fine settimana». La speranza è quella di avviare una collaborazione con il Nevegal destinata a durare e di tenere lo sportello aperto ben oltre agosto. Al taglio del nastro erano presenti anche l'assessore di Limana Alex Segat, l'assessore di Belluno Biagio Giannone, il presidente della commissione Nevegal di Palazzo Rosso Franco Roccon e il consigliere della Dmo Cristiano Gaggion, oltre al sindaco Jacopo Massaro.
Alessia Trentin
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