L'ex-sindaco morto sulle piste, caccia ai testimoni. L'investitore: «Non l'ho visto»

Giovedì 10 Marzo 2022
Rizieri Ongaro e le piste del Civetta
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CENCENIGHE/SELVA -  È caccia ai testimoni dell'incidente di sci che è costato la vita a Rizieri Ongaro, l'ex sindaco di Cencenighe deceduto martedì a tre giorni dal suo 78esimo compleanno.

I carabinieri del soccorso piste, intervenuti per le prime cure stanno ricostruendo l'accaduto e stanno vagliando gli ski pass utilizzati nel comprensorio del Civetta, dove è avvenuto lo schianto. Cercano qualcuno che possa aiutare nelle indagini. Lo scontro infatti sembra inspiegabile. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo che vede iscritto, come atto dovuto, il turista inglese 29enne che si è scontrato con Rizieri Ongaro.

LE INDAGINI

L'incidente è avvenuto martedì poco dopo le 13 sulla pista Fertazza, in comune di Selva di Cadore: è stata una collisione laterale tra i due sciatori che procedevano nella medesima direzione. «Non l'ho visto me lo sono ritrovato davanti», ha spiegato il 29enne inglese ai carabinieri, che era regolarmente assicurato, come richiesto. Il giovane indossava il casco, e questo forse lo ha salvato, visto che è rimasto illeso. Non aveva il casco invece Ongaro, che è caduto rovinosamente sulla neve dura. I due sciatori non procedevano a velocità sostenuta. I carabinieri cstanno verificando se ci siano responsabilità nella loro condotta. Al vaglio anche la pista, in regola con la normativa richiesta. E poi il lavoro di ricerca di testimonianze: uno stesso tornello di entrata serve più piste e non sarà semplice.

IL LUTTO

Bisogna attendere quindi per la data dei funerali, la salma è ancora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Si trova all'obitorio di Treviso e lì verrà effettuata l'eventuale autopsia, qualora venga disposta: l'ex sindaco 77enne infatti è deceduto nell'elitrasporto al Ca Foncello. E intanto anche ieri si sono susseguiti innumerevoli messaggi di cordoglio.

IL GOVERNATORE

«Con Rizieri Ongaro - ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia - la montagna bellunese perde molto di più che un bravo amministratore. Perde un uomo innamorato delle sue montagne e sempre pronto a darsi da fare per la montagna e la sua gente. Rivolgo le mie condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene». E poi ha ricordato com si sia «speso per il bene e nell'interesse della montagna e delle sue genti, spinto dall'amore per la sua terra e dalla voglia di rendersi utile al suo progresso».

IL TERRITORIO

La voce di cordoglio si è levata anche dal'Agordino. Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore: «La morte improvvisa di Rizieri Ongaro mi ha lasciato una tristezza profonda addosso, eravamo amici per vari motivi, erano bei momenti quando ci si incontrava e si scambiavano opinioni. È stato uno dei grandi politici dell'Agordino e del Bellunese, con lui Dino Rivo, Elio Dauru, Floriano Pra, Armando Da Roit ad Agordo». Danilo De Toni, sindaco Alleghe: «È venuto a mancare un amministratore della vecchia guardia, un uomo che ha saputo essere un punto di riferimento per tutti gli amministratori dell'Agordino e non solo. Ha insegnato tanto e tanto ha fatto per la sua Valle». Silvia Cestaro, assessore regionale: «Difficile esprimere tutta la tristezza provocata dalla notizia. Rizieri era un amico e accettare che non c'è più è difficile. Rattrista ancora di più il modo in cui l'incidente è avvenuto. È stato un grande esempio per me». (D.F.)
 

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