Addio al dottor Paolo Dalla Vestra: ha dedicato la vita a sanità e Cnsas

Domenica 3 Dicembre 2023
Paolo Dalla Vestra

BELLUNO - Paolo Dalla Vestra si è spento mercoledì all'ospedale San Martino, in cui aveva lavorato per anni il dottore e fu anche medico della Stazione di Belluno negli anni 70/'80.

Aveva 88 anni. Da tempo aveva problemi di deambulazione, poi l'ischemia che lo aveva colpito qualche tempo fa e lo aveva portato al ricovero in Cardiologia a fine ottobre. Un problema che era riuscito a superare, ma la situazione è peggiorata ulteriormente fino alla morte. L'addio si terrà lunedì alle 15 con rito civile nel piazzale del cimitero di Prade, a Belluno, dove il medico viveva. La famiglia porge un particolare ringraziamento al personale del San Martino.

IL RICORDO
«È stato una personalità di spicco colui che per primo diede un'impostazione sanitaria alla nostra Stazione, assieme ad Elio De March e all'altro storico e compianto infermiere Angelo De Bona», hanno scritto ieri ai volontari del Soccorso alpino il capo stazione, Gianpaolo Sani Cnsas con Alessandro Raccanello chiedendo di partecipare alle esequie in divisa per l'ultimo saluto al dottore. «Fu, dunque, antesignano dei medici del Soccorso Alpino - prosegue il ricordo della stazione cittadina del Cnsas - ma, ancor di più, fu persona eccellente e mite, che con il suo carattere cordiale ha sempre cercato di fare gruppo tra i volontari della sua Stazione. Discreto sciatore, operò nel Soccorso Piste del Colle ai tempi in cui il Soccorso Alpino ne garantiva la sicurezza per cinque giorni alla settimana, ad eccezione dei festivi, coperti dalle Giubbe Rosse. Fu cacciatore da piuma, appassionato di cani da ferma, amante del Nevegal, dove possedeva una casa».

IL COLLE
E proprio il Nevegal era nel cuore del dottore, tanto da trascorrerci buona parte dell'estate. E proprio grazie al dottor Dalla Vestra sono "salvi" e preservati per futura memoria diversi nomi di località e percorsi del col Visentin. Un contributo che emerge nel ricordo di Ester Angelini, Consigliere Delegato della Fondazione Angelini: «Fu assistente di Giovanni Angelini, quando era primario di medicina interna. Sono sempre stati vicini. Poi era molto legato alla Fondazione, proprio per questa amicizia con il fondatore, e faceva parte dell'associazione amici della Fondazione. In qualche caso quanto abbiamo organizzato dei convegni per la medicina di montagna e aveva partecipato portando il suo contributo. E aveva contribuito alla nostra collana dei nomi di montagna bellunesi: ha coordinato il quaderno che abbiamo dedicato al Visentin, con tutti i nomi delle casere, località percorsi. Era appassionato del nostro territorio». Infine Ester Angelini racconta anche di come il dottore Dalla Vestra avviò tra i primi ricerche sulle zecche: fu un antesignano.

IN CORSIA
Sì perché Paolo Dalla Vestra era soprattutto medico, per anni primario della divisione di Geriatria dell'ospedale di Belluno, dove ha lasciato un ricordo indelebile tanto che anche in questi ultimi giorni di vita a stargli vicino era proprio la sua vecchia caposala Nella, oltre al figlio, anche lui medico, Michele Dalla Vestra. Da giovane dottore intervenne in prima linea anche dopo il disastro del Vajont: quella sera del 9 ottobre 1963 era al cinema a Belluno con l'allora fidanzata, poi diventata sua moglie, Maria Pia De Biasio. La donna, morta ormai da una ventina d'anni, perse metà della famiglia sotto quel disastro e Dalla Vestra, giovane medico, si impegnò in prima persona nei soccorsi. Dopo la pensione ha continuato il suo impegno anche come membro del cda della casa di riposo Gaggia Lante di Belluno, nei primi anni Duemila. Poi il lavoro per la montagna e in Fondazione.
 

Ultimo aggiornamento: 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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