La "camminata" dei 6 rifugi: 33 chilometri e 1.600 metri di dislivello, da Misurina ad Auronzo

Venerdì 4 Agosto 2023 di Marco Dibona
La "camminata" dei 6 rifugi: 33 chilometri e 1.600 metri di dislivello, da Misurina ad Auronzo

Il valore di un rifugio alpino non sta solamente nell'edificio, quanto nella capacità di assicurare un ricovero al viandante, di offrire ristoro, anche spirituale, agli escursionisti. Proprio al valore dei rifugi dolomitici pensarono i promotori della camminata da Misurina ad Auronzo di Cadore, lungo sentieri di montagna, a distanza dalle strade più trafficate. Era il 1973 e la commissione propaganda della sezione di Auronzo di Cadore del Club alpino italiano ideò questo evento, sul percorso impegnativo, ma non difficile, a nord della Valle dell'Ansiei, fra i Cadini di Misurina, le Tre Cime di Lavaredo, il Paterno, Cima Dodici, Punta dell'Agnello, Aiarnola. L'intento della guida alpina Gianni Pais Becher, che recepì la proposta di Emilio Macchietto Pinotto, fu quello di tracciare un percorso che unisse i rifugi della zona. Prima furono cinque, poi sei, così che si giunse alla attuale denominazione di "Camignada poi sié refuge".
È trascorso mezzo secolo e la manifestazione c'è ancora, fra le più longeve. Si disputa sempre la prima domenica di agosto: quest'anno è il 6. Si parte di buon'ora, alle 8, sulle sponde del lago di Misurina, lo specchio d'acqua di una incantevole leggenda delle Dolomiti.

Ai cinque rifugi dell'esordio se n'è aggiunto un sesto; la lunghezza del tracciato si è allungato un po' e ora misura 33 chilometri. Da Misurina si sale al rifugio Auronzo, per un sentiero che evita la strada di accesso alle Tre Cime e il suo traffico. Una buona parte del dislivello in salita, che alla fine sarà di 1.600 metri, si supera proprio nel primo tratto, ma non è di certo finita qui.


LA TRIADE DI GUGLIE

La strada sterrata gira attorno alla triade di guglie, fra le più note e fotografate delle Dolomiti, e passa per il rifugio Lavaredo. Si sale ancora un po', verso la forcella, per andare quindi al rifugio Locatelli, che le genti di lingua tedesca dedicano a Sepp Innerkofler, simbolo delle guide alpine della Val Pusteria. E' il giro di boa del tracciato. Da lì si comincia ad andare verso Auronzo, ma è ancora lunga. Il quarto rifugio è il Pian di Cengia, o Buellelejock, se si preferisce, con un'altra forcella da valicare. È il più piccolo e pure il più alto, a 2.528 metri, in mezzo alla "Meridiana dei Monti di Sesto", tra Cima Dodici e Cima Uno, di fronte a Cima Dieci e Cima Undici. Da lì si svolta decisamente a sud, verso il rifugio Zsigmondy Comici, il quinto di giornata, che festeggerà cent'anni nel 2026. Si è ancora in territorio altoatesino, nel comune di Sesto Pusteria, a 2.224 metri, in questo continuo saliscendi, che rende la "Camignada" così impegnativa. In Cadore si arriva al rifugio Carducci, intitolato al poeta che cantò questa terra, in un'ode immortale.
È meta di camminate ed escursioni, crocevia di sentieri e vie ferrate, con la vicina palestra di roccia dedicata a Ettore Castiglioni. Resta l'ultima parte: qualcuno potrebbe dire che ormai è "soltanto" discesa, ma sarebbe un errore. La Val Giralba è amata e odiata dai concorrenti della Camignada. In pochi chilometri si scende dai 2.297 metri del Carducci al fondovalle dell'Ansiei, sino ad Auronzo, a meno di 900 metri di altitudine sul mare. La picchiata è dunque di 1.400 metri, fra le ghiaie bianche che danno il nome alla Val Giralba, macereto di sassi, continui e infiniti distacchi dalle crode sovrastanti. Sono soprattutto le ginocchia a lamentarsi, ma lo fanno in coro, con le altre articolazioni e con la muscolatura, messa davvero a dura prova. Chi ha ancora la prontezza e la lucidità necessarie può godere i panorami straordinari, anche nell'ultimo tratto pianeggiante, lungo la pista ciclabile, fra il torrente Ansiei e il Lago di santa Caterina. Per molti, quel tratto è una penitenza, che ritengono di non meritare. Gli anni passati il traguardo era posto nello stadio del ghiaccio; quest'anno sarà sul lungolago, più raccolto. È uno dei motivi per cui gli organizzatori hanno contenuto a 500 il numero di iscritti, mentre in passato la gara contò sino a 1.500 partecipanti.

LA PRIMA NEL 1973

Alla prima edizione, nel 1973, gareggiò l'ampezzano Gianfrancesco Demenego, l'anno precedente maratoneta alle Olimpiadi di Monaco. Nel tempo l'aspetto agonistico si è conservato, c'è anche oggi, ma ha lasciato molto spazio al divertimento di camminatori, famiglie, gitanti; alla piacevolezza del godimento del paesaggio, dei ristori, della affabilità e affidabilità di cento volontari, impegnati lungo tutto il percorso, per garantire la sicurezza dei partecipanti. «La gente viene non soltanto per un traguardo, per un tempo migliore sul cronometro, ma soprattutto per gustarsi l'accoglienza del Cadore e delle Dolomiti», assicura Massimo Casagrande del Cai Auronzo. Sergio Boso spiega il contenimento del numero dei partecipanti: «Non vogliamo che all'arrivo ci sia un ammasso di persone. Vogliamo che ogni concorrente si senta unico».
La "Camignada poi sié refuge" 2023 è stata presentata a Palazzo Piloni, sede della Provincia di Belluno, proprio per rimarcare l'attaccamento al territorio, alla montagna. La sezione cadorina del Cai Auronzo fu fondata nel 1874 da Luigi Rizzardi; nel Bellunese è seconda ad Agordo, nata nel 1868, solamente cinque anni dopo la creazione del sodalizio nazionale, a Torino, nel 1863. Ad Auronzo si guarda già all'anno prossimo, a un'edizione speciale della Camignada, nei 150 anni di fondazione della sezione. E si guarda pure ai camminatori di domani: domani, alle 17, sulle rive del lago di Auronzo, attorno al Bucintoro, c'è la Camignada Kids, tre chilometri per i ragazzini sino a 13 anni di età. Per loro c'è un cappellino in edizione limitata. Tutti gli altri, la domenica, aspettano l'arrivo al lago, per mettersi al collo la medaglia commemorativa, quest'anno con il ricordo del cinquantennale, e la maglietta con il logo della Camignada: un colorato su e giù, fra cime, forcelle e rifugi.

Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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