Fatto brillare l'ordigno bellico che conteneva 40 chili di esplosivo

Sabato 12 Settembre 2020 di Gianfranco Giuseppini
La bomba trovata durante gli scavi di ristrutturazione di un albergo a Misurina
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AURONZO DI CADORE - Con un boato e un gran sbuffo di materiale ieri è stata fatta esplodere la granata di obice inesplosa scoperta a Misurina durante gli scavi per la ristrutturazione dell’Albergo Alpenrose. La neutralizzazione del residuo bellico, risalente alla Grande Guerra, è avvenuta grazie all’intervento del personale del 3. Reggimento Genio Guastatori di Udine. 
I militari in una quarantina di minuti hanno posto in sicurezza la bomba per trasportarla nel sito dell’ex miniera dell’Argentiera, dove è stata fatta saltare in aria. Sono così stati fatti brillare circa 40 chili d’esplosivo che, senza i dovuti accorgimenti di sicurezza, avrebbe investito un’area per il raggio di oltre un chilometro e mezzo. La granata inesplosa della lunghezza di circa 110 centimetri e con un diametro di 33, proveniva quasi sicuramente da un mortaio skoda 305/8 del 1911. 
Probabilmente fa parte di quelle sparate nel primo giorno della Grande Guerra, ossia il 24 maggio del 1915, quando dal Monte Rudo partì un furioso bombardamento sulle linee italiane dell’area. Un sospiro di sollievo soprattutto per il committente dei lavori, Antonio Vecellio Taiarezze, preoccupato in particolare per la vicinanza dell’Istituto Pio XII che cura l’asma infantile oltre che delle adiacenze. 
«Da parte dei militari – dice Antonio soddisfatto e grato per quanti hanno contribuito alla rapidità nei tempi d’intervento – mi è stata donata una scheggia dell’ordigno da tenere come ricordo». 
 
Ultimo aggiornamento: 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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