Wanbao, corteo contro la chiusura:
anche i vescovi a fianco dei lavoratori

Sabato 7 Dicembre 2019
Wanbao, corteo contro la chiusura: anche i vescovi a fianco dei lavoratori
BORGO VALBELLUNA - Ci saranno anche i vescovi di Belluno Feltre, Renato Marangoni, e di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo, al fianco dei lavoratori che martedì 10 dicembre sfileranno in corteo sulla Sinistra Piave, contro la chiusura della Acc-Wanbao di Mel. Una manifestazione aperta a tutti i cittadini e agli altri lavoratori. Si prevedono circa 2mila persone, come ipotizzato nella comunicazione trasmessa alla Questura. L’adesione si attende massima infatti visto che è stato indetto per lo stesso giorno lo sciopero generale del settore metalmeccanico. Ci saranno alcuni disagi nel corso della mattinata per il traffico: la circolazione sulla sp 1 a Mel sarà interrotta per circa un’ora, con filtraggio alla rotonda di Lentiai.
LA SICUREZZA
Le forze di polizia chiuderanno la sp 1 al passaggio del corteo, che dovrebbe partire alle 9.30. Arriveranno tanti pullman con lavoratori dalle altre province. «Si prevedono 2mila persone e non possiamo lasciare aperto, si tratta di mettere in sicurezza quelle persone», ha detto il capo della Digos, Luca Fodarella. In strada ci saranno una ventina di agenti, che garantiranno la sicurezza. «Ci sarà una deviazione a Lentiai per il traffico pesante dalle 9 alle 12 - ha spiegato - Noi saremo presenti con un presidio sul posto, faremo un filtro indirizzando sulla Destra Piave».
I SINDACATI
Fabio Furlan della Segreteria Fiom Cgil: «Sappiamo che alla manifestazione arriveranno anche parecchi pullman con tanti lavoratori di tutto il Veneto, e di questo ne siamo felici ed orgogliosi. Di cuore ringraziamo. Il nostro motto “Siamo tutte e tutti lavoratori Acc” deve diventare il motto di tutti quelli che hanno a cuore il futuro del nostro Paese». «La manifestazione di martedì - ha proseguito Furlan, che invita anche gli studenti a partecipare - non deve essere considerata solo la manifestazione dei lavoratori metalmeccanici e del sindacato, ma la manifestazione di tutto il territorio bellunese. La posta in palio infatti non è solo la chiusura dello stabilimento di Mel, causata dalla scellerata ed inaccettabile volontà della multinazionale Wanbao, ma anche del futuro del tessuto sociale ed economico di tutto questo territorio. Questo incentiverebbe il processo di spopolamento già in atto in un territorio da tempo in sofferenza». «Nelle tante assemblee fatte da Fim Fiom e Uilm di Belluno - ha proseguito Furlan - in questi giorni, abbiamo visto tanta rabbia dei lavoratori di fronte all’ennesimo furto che spesso le multinazionali fanno nel nostro paese. Tempo non ce n’è più». 
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