Margherita, specializzanda in pediatria, in volo per il Mozambico: «Aiuterò i Medici con l’Africa»

Martedì 3 Gennaio 2023 di Giuditta Bolzonello
Margherita Baldessari

PIEVE DI CADORE - Una giovane cadorina, Margherita Baldessari di Pieve, è in partenza per Beira, in Mozambico, insieme a Medici con l’Africa Cuamm.

Margherita, 30 anni, la cui famiglia ha gestito a lungo un’attività in piazza Tiziano a Pieve di Cadore, è specializzanda in Pediatria a Bologna; ha già le valige pronte e mercoledì 4 gennaio partirà, trascorrerà in Mozambico un periodo di 6 mesi, inserita nel progetto Jpo, Junior Project Officer, percorso che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel percorso formativo dei giovani medici.

L’OBIETTIVO
Così spiega la sua impegnativa scelta: «Porto con me tanta voglia di imparare, credo che anche dal punto di vista lavorativo troverò un contesto molto diverso da quello a cui sono abituata, se non altro in termini di disponibilità delle risorse. Ho sempre voluto fare un’esperienza come questa in Africa e sono felice di poter partire ora che posso portare con me una professionalità da mettere a disposizione. È fondamentale lavorare in contesti che non hanno le nostre stesse possibilità, per costruire qualcosa di migliore insieme». 

IL PRECEDENTE
Medici con l’Africa Cuamm opera in Mozambico dal 1978 dove ha avviato il suo intervento a partire dalla provincia di Sofala impegnandosi nella riabilitazione della rete sanitaria. Da allora l’impegno del Cuamm si è allargato a ben sei province del paese arrivando a fornire supporto in 37 strutture sanitarie dedicate in particolar modo alla salute materno-infantile, a quella sessuale-riproduttiva e delle malattie croniche non trasmissibili. Nel 2021 è stata inaugurata e resa operativa la neonatologia dell’ospedale centrale di Beira, una volta conclusi i lavori di riabilitazione, dopo che era stata tragicamente distrutta dal passaggio del ciclone Idai nel marzo 2019. I tre lunghi anni di pandemia hanno purtroppo indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell’accesso agli ospedali. A questo si aggiungono gli effetti della grave crisi globale che stiamo vivendo, con la guerra in Ucraina, i cambiamenti climatici, la speculazione energetica, le tante altre guerre dimenticate. 

IL CONTESTO
Le conseguenze, in Africa, sono drammatiche: i prezzi dei beni primari e di base sono aumentati in modo vertiginoso, dal costo della farina e del latte a quello del carburante. I sistemi sanitari stanno tornando indietro di 10 anni. La sfida è restare accanto alla popolazione africana nelle sue battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi. Per questo, per Medici con l’Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno, in questo sarà impegnata Margherita Baldessari. Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 4.500 operatori sul campo, di cui 230 italiani. Appoggia 23 ospedali e 80 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria) 3 scuole per infermieri (in Sud Sudan, Uganda ed Etiopia) e una università in Mozambico.
 

Ultimo aggiornamento: 15:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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