Mamma positiva il giorno prima del parto. Ha dato alla luce Ester e sta meglio

Giovedì 17 Dicembre 2020 di Federica Fant
Lo striscione di papà Dario esposto all'ospedale di Feltre, davanti alla finestra di mamma Sara e della piccola Ester

BORGO VALBELLUNA Scopre di avere il Covid 19 il giorno prima di partorire. Il parto finisce per il meglio: nasce Ester. Il papà Dario, aiutato dagli amici, dedica un messaggio d’amore alla neo mamma Sara, che passerà i primi giorni in isolamento con la bimba. Ha quasi il sapore di una storia di Natale, quella che racconta, con un filo di emozione, Sara Frezza, l’amica del cuore della mamma di Lentiai, che a 34 anni ha dato alla luce Ester, nata alle 17.12 del 14 dicembre scorso a Feltre.

Il papà Dario non trattiene la sua gioia, ma al contempo ha voluto ringraziare tutto il reparto per averli fatti sentire a proprio agio, nonostante il virus.

LA SCOPERTA
«Tutto il periodo della gravidanza è andato bene – racconta Sara Frezza - la scadenza era prevista per il 12 dicembre. Durante l’ultima settimana la mia amica, anche lei si chiama Sara, ha avuto qualche contrazione. Nella norma. Domenica scorsa è andata, insieme a Dario, a fare un monitoraggio. Aveva un leggero raffreddore e lo ha segnalato nel modulo che viene dato all’ingresso del Santa Maria del Prato». Come da protocollo le viene quindi fatto il test rapido. Con enorme sorpresa la neo mamma scopre di avere il virus. Una doccia fredda. Aveva cercato in tutti i modi di non prendersi nulla durante i nove mesi di gravidanza. E poi alla vigilia del parto, la sorpresa. Supportata dal compagno supera il primo momento di smarrimento e decide di fare anche il molecolare. Magari si era trattato di un errore. Lunedì anche il secondo tampone dà esito positivo. Nel frattempo arrivano le doglie. 

LA NASCITA
Il momento è arrivato. «Sara è stata bravissima, il travaglio è andato bene e alla fine è nata una bella bambina di nome Ester – prosegue Sara Frezza -. Lì il miracolo della vita ha preso il sopravvento su tutto il resto. La gioia dei genitori è stata la gioia di molte altre persone». Il papà ha potuto assistere al parto, avvenuto in una sala parto Covid, in cui ostetriche e dottori erano tutti coperti da capo a piedi. «Con la fatica, anche da parte loro per il caldo e il disagio di essere vestiti in quel modo», aggiunge il papà della bimba. Alla nascita – essendo la compagna positiva – Dario ha dovuto salutare la sua famiglia per lasciarla in una stanza, il tempo della permanenza di ospedale. Insieme agli amici di Sara e a i suoi ha deciso di fare qualcosa che, in tempi normali, probabilmente non avrebbe mai fatto: ha composto una frase e l’ha scritta a lettere cubitali affinché la neo mamma potesse leggerla, sentendosi meno sola.

LO STRISCIONE
Su uno sfondo rosa, c’era scritto: “A te che hai dato alla mia vita il suono del suo nome: Ester”. La commozione era visibile alle finestre dell’ospedale di Feltre, da cui molti pazienti, infermieri, ostetriche hanno potuto affacciarsi per leggere quel messaggio d’amore che ha portato lacrime di gioia sui volti di molti. Una gioia condivisa anche da sconosciuti, che in un momento così critico, hanno potuto gioire dell’arrivo di una nuova vita. «Anche nelle difficoltà si riesce a tirar fuori qualcosa di buono – ha concluso il papà di Ester -. Quando Sara tornerà a casa con la piccola adotteremo tutte le precauzioni del caso. Desidero ringraziare tutto il personale che ci ha accompagnato durante il momento del parto e i nostri amici e famigliari che ci stanno supportando in questo momento così particolare». Il miracolo della vita si è rinnovato ancora.
 

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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