BELLUNO - Piogge violente, piccole frane, smottamenti, erba che cresce veloce: così i sentieri possono diventare poco fruibili o addirittura insidiosi. Il Comune di Belluno, in tal senso, fa la sua parte alleandosi con il Cai. Lo fa, certo, in ritardo per motivi di bilancio. Sta di fatto che, con una deliberazione di fine luglio, anche la giunta di Oscar De Pellegrin (seguendo la scia delle precedenti amministrazioni) ha messo sul piatto 4500 euro destinati al materiale necessario per interventi di ripristino e cartellonistica.
Due sostanzialmente gli obiettivi del Cai Belluno, presieduto da Paolo Barp, e la Giunta di Palazzo Rosso: assicurare una corretta e sicura frequentazione della montagna bellunese e promuovere il territorio e la ricettività delle frazioni anche attraverso una sentieristica in ordine. Per alcune situazioni gli interventi di straordinaria manutenzione risultano urgenti per la sicurezza degli escursionisti: a causa di recenti danneggiamenti dovuti al maltempo vi sono sentieri della rete curata dalla sezione di Belluno del Cai che richiedono controllo, ma pure ripristino di sedime, creazione di gradini, sistemazione di ancoraggi: tra questi il Cai aveva segnalato al Comune il numero 512 "La Talvena", il numero 507 tra Ponte Mariano e la località Maiolera, i numeri 503 e 514 da rifugio VII Alpini al Porton e dal bivacco del Marmol "G. Bocco" all'attacco della via ferrata del Marmol e il numero 517 "Monte Serva". La giunta di Palazzo Rosso ha anche approvato lo schema della convenzione regolante i rapporti tra il Comune di Belluno e la sezione del Cai Belluno, base, tra l'altro, per «costituire sinergie per la cura e la fruizione del territorio montano», per «definire nuove forme ecocompatibili di conoscenza, gestione e sviluppo del turismo montano sul territorio», per potenziare «il patrimonio naturale, paesaggistico e culturale del territorio». La convenzione avrà durata di un anno e comunque non oltre il termine di realizzazione dei lavori da parte dei soci Cai che si sono resi disponibili (senza alcuna forma remunerativa) a sistemare i sentieri di competenza con anche la segnalazione di vie alternative.