La Lazio ha lasciato il ritiro di Auronzo, dopo 16 anni il divorzio potrebbe essere vicino

Sabato 29 Luglio 2023 di Gianfranco Giuseppini
Tifosi della Lazio al seguito della squadra, quest'anno ad Auronzo

AURONZO (BELLUNO) - Ha avuto il sapore più di un malinconico addio che non di un caloroso arrivederci la partenza ieri della Lazio con destinazione Formello.

Rarefatto lo sventolare di fazzoletti. Del resto è stata netta in questi giorni la sensazione espressa da parte della tifoseria laziale di indifferenza, se non addirittura di sopportazione, della sua presenza e quella della squadra nella Val d’Ansiei, soprattutto da parte della componente istituzionale. Di questa percezione nei giorni scorsi si era fatta interprete pure la minoranza consiliare con l’ex sindaca Tatiana Pais Becher e l’ex assessore allo sport Enrico Zandegiacomo Sedelucio. Di risposta il sindaco Dario Vecellio Galeno aveva evidenziato che l’arrivo della Lazio era giunto a ridosso dell’impegno non indifferente da parte del Comune per lo svolgimento dei Campionati del Mondo di canoa e kayak. Che comunque erano stati rispettati in pieno gli accordi organizzativi badando di più alla concretezza che non agli aspetti esteriori. 

IN BILICO

Che il legame instaurato da ben 16 anni si sia incrinato lo testimonia lo stesso Gianni Lacchè, presidente della Media Sport Event che si occupa dell’organizzazione del ritiro delle casacche biancocelesti in vista delle Tre Cime di Lavaredo: «In passato c’era stata un’entusiastica accoglienza con feste, incontri e manifestazioni collaterali. Al nostro arrivo quest’anno c’era solamente l’assessore allo sport per il saluto di benvenuto, mentre in passato c’era la sindaca in persona. Seguiva l’accoglienza istituzionale della squadra e dello staff in municipio. A rimarcare questa indifferenza è il fatto che sono stato costretto io personalmente in fretta e furia ad imbastire sul campo Rodolfo Zandegiacomo la presentazione ufficiale della squadra. Assente il Comune. Nessuno dell’Amministrazione comunale a salutare la partenza della squadra. A lungo andare la situazione rischia di degenerare con la Lazio che si sente trattata male; se n’è accorto anche il presidente Lotito. Tento di tenere legate le fila, ma a questo punto non so più cosa dire. Aspetto per mercoledì prossimo il documento programmatico, come promesso dal sindaco Dario Vecellio per la prosecuzione della Lazio nei prossimi anni. Altrimenti deciderò il da farsi anche sul piano legale». 

IL VUOTO

Già, perché non è stato ancora messo nero su bianco e sottoscritto da parte del Comune di Auronzo di Cadore il documento programmatico. In sostanza si tratta di definire fra Comune e Media Sport Event chi fa che cosa. «L’accordo – riferisce Lacchè– è stato raggiunto alla fine del marzo scorso per il ritiro nei prossimi due anni. Solo che fin qui, rimanda e rimanda, senza il programma dettagliato con la garanzia della sottoscrizione da sottoporre al presidente Lotito, non se ne fa nulla». La sensazione da parte di alcuni operatori turistici, che sperano sia errata, visti tutti i posti letto della Val d’Ansiei occupati in questo periodo, è che si voglia prendere la Media Sport Event per stanchezza, così da chiudere la partita, rinunciando di conseguenza al mandato. «Eppure - prosegue Lacchè - tutti i tasselli sono al loro posto, specialmente sotto l’aspetto della spesa (500 mila euro, ndr), con un mio importante impegno, c’è quello, anche se solo verbalmente, del concorso della Provincia di Belluno e con ogni probabilità quello della Regione». Intanto nel paese si è palesato sui social il dibattito se proseguire nel finanziare il ritiro della Lazio o investire tali risorse in altri settori a beneficio del benessere di tutta la popolazione, non solo degli albergatori. 

Ultimo aggiornamento: 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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