Villaggio turistico al lago di Santa Croce, dietro all'affare l'imprenditore bielorusso Samokhin. I dubbi: progetti "fantasma" e opere mai realizzate

Venerdì 18 Febbraio 2022 di Davide Piol
Resort di lusso al lago di Santa Croce, dietro all'affare l'imprenditore bielorusso Samokhin
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BELLUNO - Investimenti senza freni e spesso senza futuro. Prima la ristrutturazione dell'hotel Sirenella (Sacile). Poi l'annuncio nel Veneziano: il club arancioneroverde avrà un nuovo stadio. «Sarà un gioiello che si meriterà il premio di più bello d'Europa, rispetterà e rispecchierà la città di Venezia e la sua storia». Così aveva detto l'allora amministratore delegato del Venezia calcio Aleks Samokhin prima di vedersi revocare ogni incarico. A distanza di anni il 45enne bielorusso di Minsk torna a far parlare di sé con un altro progetto ambizioso, questa volta nel Bellunese, da circa 200 milioni di euro. L'idea è di realizzare una specie di villaggio turistico sulla sponda sud del lago di Santa Croce. Un'area incontaminata, raggiungibile dall'autostrada, dove ammirare le Prealpi bellunesi e immergersi nella natura. Sull'argomento, in provincia di Belluno, c'è il massimo riserbo. Ma beninformati non hanno dubbi sul fatto che, dietro a questo progetto milionario, ci sia una società riconducibile a Samokhin.

Il 45enne bielorusso ha infatti una casa che si affaccia sul lago di Santa Croce e sarebbe stato lui a proporre l'idea di un villaggio turistico sulla sponda sud.


Villaggio turistico sul lago di Santa Croce

Il progetto prevede la realizzazione di alcune casette nei pressi dell'area chiamata Baia delle sirene e l'acquisto di due alberghi in loco ormai fatiscenti. Il primo, l'hotel Ex Novo, è già stato acquistato per circa 200mila euro. Mentre il secondo, l'hotel Bolognese, con una vista mozzafiato sul lago e le montagne bellunesi, ha ricevuto una caparra ma le trattative sono ancora in corso. A dire il vero c'è una situazione di stallo. Gli alberghi hanno dichiarato di non aver visto nessun progetto e che l'unico in grado di svelare qualcosa a riguardo è il Comune. Il sindaco dice che progetti non ce ne sono. L'unico sarebbe quello di qualche anno fa in cui l'amministrazione però, dopo aver spiegato agli investitori che avrebbero dovuto comprare i terreni, si era tirata indietro. Quindi, da una parte c'è la società (di cui fa parte Samokhin) che vorrebbe investire 200 milioni di euro su un'area del lago e che attende il benestare del Comune. Dall'altra c'è l'amministrazione che spiega di non aver ricevuto nulla. Il progetto rischia di scoppiare come una bolla di sapone. E non sarebbe nemmeno la prima volta. L'hotel Sirenella, a Sacile, i cui lavori erano stati finanziati dal 45enne bielorussio, non è più stato ristrutturato. Lo stadio per il club arancioneroverde avrebbe dovuto vedere la prima pietra nel 2011 e il taglio del nastro nel 2014. «La nostra volontà aveva sottolineato Samokhin è costruire da privati il nuovo impianto con la massima attenzione alla bioedilizia e al risparmio energetico prima possibile. Se l'iter amministrativo sarà rapido noi garantiamo di fare il massimo per ritornare in serie A». C'era anche questo di progetto: un salto dalla serie D alla serie A in 5 anni. I rapporti con il club si erano interrotti in modo brusco quando il presidente arancioneroverde Yury Korablin gli aveva revocato ogni incarico per aver realizzato «molteplici operazioni lesive degli interessi sociali» come riportato nel verbale del cda. Lui aveva smentito, raccontando di essersene andato per motivi di salute: «Non so cosa abbiano scritto in quel documento sia perché non l'ho ricevuto, sia perché a quel cda io non c'ero. So solo che in 14 mesi di lavoro ho speso, con la carta di credito del Venezia, non più di 1.500 euro per spese personali. Cosa sono per una società con progetti per milioni di euro?». Ora ce n'è un altro, di progetto milionario. Che sia la volta buona?

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 08:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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