Quando il presidente voleva arrivare in serie A in 5 anni

Lunedì 13 Luglio 2015
«Serie A in 5 anni, creare e sviluppare un'Accademy dello sport, costruire il nuovo stadio da 30mila posti, rispettare il fair play economico imposto dalla Uefa, fare leva su un settore marketing e comunicazione capace di supportare tutto il nostro lavoro». Ecco in 5 punti il progetto-Venezia, con le stesse parole che patron Korablin aveva pronunciato il 2 marzo 2011 in municipio a Mestre, davanti ai tifosi e accanto all'allora sindaco Giorgio Orsoni. I 5 anni non sono ancora scaduti, il progetto però è naufragato da un bel pezzo dopo non esser mai davvero decollato, anche se l'oggi 55enne moscovita Yury Korablin esibiva credenziali di esperienza e serietà (sindaco di Khimki dal 1991 al 2001, deputato della Duma dal 2001 al 2006, fondatore del Football Club Khimki e del Khimki Basket). Del suo staff facevano parte Dmitry Balashov, scaricato già a giugno per non avergli portato idee dopo i primi mesi di studio in città, e Aleks Samokhin, silurato il 27 aprile 2012 «per le molteplici operazioni lesive degli interessi sociali poste in essere». Nel cda figuravano l'ex proprietario Enrico Rigoni (spentosi il 16 marzo 2011), Ignazio Guerra e l'ex presidente della municipalità di Mestre-Carpenedo Massimo Venturini (colui il quale l'aveva convinto ad acquistare il Venezia), tutti usciti di scena nell'arco di pochi mesi.
Sul campo nel 2010/11 il team arancioneroverde cede la promozione in Lega Pro2 al Treviso di Renzo Corvezzo, agguantata nel 2011/12 dopo la rivoluzione estiva con il benservito al ds Andrea Seno a favore di Oreste Cinquini, ex Fiorentina, Lazio e Bologna, al passo di addio dopo una sola stagione (per entrare nello staff tecnico proprio della Russia col citì Fabio Capello) ma ancora consigliere «occulto» anche dopo l'arrivo di Andrea Gazzoli. Intanto gli esoneri degli allenatori si susseguono (Cunico, Luppi, Sassarini, Favarin, poi Zanin, Sottili fino a Dal Canto e Serena) ma nel giugno 2013 il 3-2 di Portogruaro sul Monza sancisce il faticoso ritorno nel calcio professionistico della Lega Pro. (m.del.)
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