SEDICO (BELLUNO) - Sono ore decisive per riuscire a dare un nome il responsabile del gravissimo inquinamento ambientale che ha innescato da mercoledì una moria di pesci che sembra non avere fine lungo l'asta del torrente Gresal, in comune di Sedico.
LE CAUSE
L'Arpav con un tweet dopo le analisi a svelare la causa di quanto accaduto in un affluente del torrente Gresal, in via Boscon: «Nella serata di mercoledì personale Arpav si è recato sul posto con polizia locale e provinciale. Accertato il dilavamento di liquami da alcuni campi a monte. Indagini in corso». Quindi sarebbe stato un improvviso e importante sversamento maleodorante di liquami ad aver inquinato in brevissimo tempo un ampio tratto del corso d'acqua. Rifiuti liquidi speciali e pericolosi che vanno smaltiti in una modalità ben precisa, dettata dalle normative vigenti o si incorre nel penale.
LE SEGNALAZIONI
«Il fatto è successo mercoledì - racconta il sindaco Stefano Deon -: c'è stata una segnalazione di moria di pesci da alcuni cittadini, forse provocata da qualcosa sversato nel Rio Boscon. Da lì sono partite le indagini, ed è stata interessata Arpav e polizia provinciale». «Siamo stati contattati dalla Provincia - spiega il pescatore Marchioro - giovedì e oggi (ieri ndr) anche da Provincia e vigili del fuoco perché ci sono state lamentele dei residenti visto che il pesce cominciava a puzzare». Il pesce morto era anche vicino a un parco giochi per bambini e c'era un vero pericolo. «Parliamo di quintali di pesce, anche a Longano l'asta del Gresal è tutta distrutta: tutto lascia pensare che sia stata versata nelle acque una cisterna molto grande, visto che ha alzato livello del torrentello di 50 centimetri».