BORGO VALBELLUNA - La Dolomavy dei fratelli Dolo, ovvero Delfino e Mavi, non esiste più.
L'ALLARME
Erano le 12.45 di ieri quando è scattato l'allarme per il fuoco. Prima un vicino, che ha visto le fiamme e ha chiamato i vigili del fuoco, poi anche l'operaio Marco Scarton. «Eravamo usciti a pranzo verso le 12.10 - racconta -: io mangio a 200 metri dalla sede dell'azienda. Il fumo era altissimo e sono accorso subito. Ho chiamato immediatamente anche il signor Dolo». Giunti sul posto non hanno potuto fare altro che attendere i pompieri. «Era impossibile fare qualcosa - dice Scarton - avremmo rischiato la vita».
L'INTERVENTO
In via Corte è arrivato subito un vero esercito di vigili del fuoco accorsi da Feltre, Belluno con personale volontario feltrino con un'autopompa, tre autobotti, due autoscale e 16 operatori, coordinati dal funzionario di guardia. Hanno iniziato lo spegnimento del rogo, che però era già generalizzato. I pompieri sono riusciti a circoscrivere e spegnere l'incendio, ma non a salvare la piccola azienda produttrice di ferri da stiro e l'attigua abitazione di tre piani con il tetto in legno bruciato. Intervenuti anche i carabinieri. «Le cause dell'incendio sono al vaglio dei tecnici dell'ufficio di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco del comando», dicevano ieri i vigili del fuoco che stavano ancora operando.
LA VICINANZA
Intervenuto subito dopo il rogo anche il sindaco Stefano Cesa, che con il Comune e l'assessore Simone Deola stanno facendo il possibile per stare vicino alla famiglia colpita, che non ha più una casa, e agli operai, che non hanno più un lavoro. «Vedremo nei prossimi giorni cosa possiamo concretamente fare - spiegava ieri il primo cittadino -. Oggi l'Ufficio Assistenza Sociale, Politiche per giovani e famiglia ha fornito al nucleo famigliare la prima assistenza di emergenza e nei prossimi giorni cerchiamo di dargli il supporto con un appartamento comunale di emergenza abitativa». Scarton, con famiglia, ora senza lavoro guarda comunque avanti: «Sono volenteroso e ho buone capacità, cercherò qualcosa. Di sicuro non vado in cerca del reddito di cittadinanza».
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