BELLUNO - Azzoppata dalla pioggia e dalle norme anti Covid, la Fiera di San Martino è andata in scena un po' sottotono, ma non c'erano alternative.
L'ASSESSORE
«In mattinata il tempo non ha tanto aiutato, ma nel resto della giornata c'è stato più movimento commentava ieri l'assessore al turismo e alle manifestazioni Yuki d'Emilia -. Sicuramente non i numeri pre Covid, ma questo è normale, l'importante era comunque ripartire anche per dare un segnale dopo due anni di stop».
LA GIORNATA
Poche le bancarelle rispetto al passato, fino a domenica quelle che avevano confermato la propria presenza erano 74 ma qualcuno vista la mal parata, non si è presentato. La giornata si è aperta con pochi temerari che, nonostante la pioggia, fin dall'alba si sono messi ad allestire i loro banchi; attorno alle 9 - 10, quando il cielo ha iniziato a rasserenarsi, si sono gradualmente uniti più commercianti e le vie hanno iniziato a popolarsi. Il maltempo ha fatto saltare parte del programma. All'ultimo è stato annullato il concerto previsto per le 10.45 in piazza Duomo, dove si sarebbero dovuti esibire la Filarmonica di Belluno e, a seguire, il Corpo Musicale Comunale di Sedico. Lo Street Food, invece, era stato annullato già sabato. In seguito a problemi tecnico-amministrativi, non imputabili ai diretti interessati, emersi grazie al lavoro di analisi della documentazione nel corso del Comitato Ordine e Sicurezza di venerdì pomeriggio in Prefettura, infatti, il Comune si è visto costretto a far saltare l'appuntamento gastronomico dedicato ai cibi di strada di varie regioni d'Italia. Si trattava di una rassegna ormai tradizionale per Belluno, che accoglie le cucine ambulanti un paio di volte l'anno in occasione delle sagre cittadine e in estate. Ora si dovrà attendere la Festa della Madonna Addolorata per vedere i furgoncini con i fritti, gli arrosticini e le grigliate. «Al momento non sappiamo esattamente il motivo preciso dell'annullamento spiega ancora d'Emilia -, c'è stato un problema con il piano di sicurezza, un problema di natura tecnica-amministrativa. Nei prossimi giorni cercheremo di capire meglio».
I CONTROLLI
Insomma, non un'edizione fortunata ma comunque l'edizione della ripartenza, con tutto il significato di ottimismo, che la ripresa di una manifestazione rimasta di necessità ferma qualche anno porta con sé. Certo, il Covid ha segnato questa edizione. Nonostante si trattasse di un evento all'aperto, l'accesso all'area era consentito solo se in possesso di green pass e con la mascherina indossata, misure imposte all'amministrazione per evitare che la vicinanza tra le persone favorisse il contagio. La polizia locale per tutto il giorno ha girato tra le persone chiedendo, qua e là, l'esibizione del lasciapassare verde. «Ci sono stati controlli a campione in tutti i varchi alla città da parte degli agenti di polizia locale spiega il coordinatore del gruppo comunale di Protezione civile Paolo Zaltron -, sono stati trovati tutti in regola. Poi altri controlli, sempre a campione, sono stati in piazza Duomo e anche lì tutto è risultato apposto».
L'EX TEMPORE
Da tradizione la Sagra di San Martino segna anche la fine dell'Ex Tempore, con il conferimento degli ultimi due premi, il Città di Belluno e il Bambini che seguono quelli assegnati domenica scorsa. Il Premio Città di Belluno Assicuratrice Val Piave, assegnato allo scultore più votato dagli studenti delle scuole medie e superiori, l'ha vinto Raul Barattin, con 417 voti seguito da Arianna Gasperina con 280 voti. Toni Venzo ha portato a casa, con 100 voti, il Premio Bambini assegnato allo scultore più votato dai bambini delle scuole dell'infanzia e primarie, seguito da Giar Lunghi con 99 punti.
