Ladri scatenati a Fener: piede di porco per entrare nei negozi. Ma riescono a rubare solamente monetine

Giovedì 12 Ottobre 2023 di Eleonora Scarton
Ladri scatenati a Fener: piede di porco per entrare nei negozi. Ma riescono a rubare solamente monetine

ALANO DI PIAVE (BELLUNO) - Raid di furti a Fener. La notte scorsa ignoti si sono introdotti in tre attività commerciali di via Della Vittoria scassinando le porte con un piede di porco e rubando solamente le monetine presenti in cassa e l’eventuale fondo cassa presente.

Diverso il terzo colpo, avvenuto alla gelateria presente sempre in quell’area, dove invece i ladri hanno messo a soqquadro gli spazi ed hanno lasciato anche aperte le porte delle celle, distruggendo il prodotto che vi era all’interno. Tutte le attività hanno sporto regolare denuncia. 


I COLPI
Lungo via della Vittoria, a Fener di Alano di Piave, insistono quattro attività commerciali. L’ortofrutta da Mattia e Valentina, La Caneva di Berni, Gioia Gelato e il Jole Bar. Oltre al distributore di benzina. Nella notte tra martedì e mercoledì, presumibilmente tra l’una e le due, ignoti hanno deciso di entrare in tre attività commerciali, ossia l’ortofrutta, La Caneva e Gioia Gelato. Con un piede di porco hanno scassinato le porte dei tre negozi e si sono introdotti all’interno dove hanno puntato alla cassa. Il loro obiettivo erano i contanti. I ladri hanno quindi racimolato tutto quello che c’era, poco in quanto ormai le attività non lasciano grandi somme nelle casse a fine serata. Incolume la quarta attività, il Jole bar, forse perché i ladri sono stati disturbati e quindi non hanno avuto il tempo per agire.


L’ALLARME
L’allarme alle forze dell’ordine è stato lanciato intorno alle 6 di ieri mattina quando l’addetto che porta una rivista gratuita nelle varie attività commerciali è passato in quella zona e si è accorto che qualcosa non andava ed ha quindi chiamato i carabinieri. Giunti immediatamente sul posto non hanno potuto far altro che constatare quanto accaduto, chiamare i proprietari dei negozi, eseguire i rilievi di legge e iniziare ad indagare per capire chi possa o possano essere gli autori. 


IL RACCONTO 
Un risveglio amaro per i titolari delle attività commerciali. La rabbia è rivolta ai danni che sono accorsi ai serramenti in quanto, di fatto, poco c’era nelle casse e nulla, almeno in due attività, è stato toccato. Come racconta Mattia, titolare dell’ortofrutta, “la porta è stata scassinata con un piede di porco e dall’interno mancava il fondo cassa. Non hanno toccato null’altro”. La porta è stata scardinata, è rimasto in piedi solo il vetro in quanto, essendo doppio, non sono riusciti a romperlo. “Alla fine mi hanno fatto più danni di quanto concretamente hanno portato via perché avevamo davvero un po’ di moneta in cassa e un astuccio con un po’ di denaro in un cassetto a fianco della chiave della cassa” aggiunge Mattia. Situazione analoga nel vicino locale La Caneva di Berni. Come racconta il titolare, anche in questo caso i ladri hanno scassinato la porta d’ingresso, sono entrati ed hanno preso quanto c’era in cassa. “Non hanno portato via nulla. Neppure una bottiglia di vino. E non hanno aperto i cassetti. Nulla di nulla”. 


FURTO ANOMALO 
Rispetto agli altri due furti, questo è risultato più anomalo, forse per la posizione più defilata rispetto alle altre due attività commerciali. Dopo aver divelto la porta infatti, “nel mio caso hanno aperto armadi e cassetti ed hanno svuotato tutto. Poi hanno preso la cassa, l’hanno buttata nel parcheggio e si sono portati via il cassetto con le monetine che erano rimaste dentro e dei rotolini che tenevamo di riserva per dare i resti”. Oltre alla parte aperta al pubblico, i ladri sono entrati nel laboratorio, dove si sono accaniti in quanto “hanno lasciato le celle aperte. Una vera e propria cattiveria perché così facendo le vasche di gelato si sono sciolte ed abbiamo dovuto buttare via tutto. Da domani (oggi per chi legge) dovremmo ricominciare da zero, recuperando tutto il gelato perso”. Ed è proprio grazie all’allarme delle celle che si può definire l’orario indicativo del furto: è scattato intorno all’1 e 40 minuti per cui è facile pensare che in quel frangente fossero lì. 


LA SOLIDARIETA’ 
Il sindaco di Alano di Piave, Serenella Bogana, ha contattato i proprietari delle attività commerciali per dimostrare la propria solidarietà. “Dispiace davvero per loro, in quanto non è piacevole essere vittime di questo tipo di azioni – evidenzia il sindaco -. Anche perché, alla fine, sono più i danni materiali che non quello che hanno portato via. Hanno puntato solo al contante ed hanno lasciato li anche cose di valore che c’erano”. Un furto quindi anomalo. “Per la modalità in cui tutto è avvenuto e il luogo (sulla strada, illuminato, ecc), mi viene da ipotizzare ad un colpo “mordi e fuggi” da parte di qualcuno di esterno. Ma è solo una mia supposizione” aggiunge Bogana, che conclude sottolineando che nella zona ci sono diverse telecamere e che l’auspicio è che possano aver ripreso qualcosa di utile per le indagini.

Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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