Falciate e uccise in strada: doppia autopsia, traumi a testa e torace per Zaira e Ombretta

Sabato 18 Novembre 2023 di Olivia Bonetti
foto di repertorio

BELLUNO - Doppia autopsia ieri all’obitorio dell’ospedale di Belluno per le due donne morte nei giorni scorsi dopo essere state investite sulle strade della provincia, mentre stavano attraversando a piedi. 


LE UDIENZE
In mattinata in Procura il pm Claudio Fabris, nell’udienza che si è svolta alla presenza dei legali delle parti, ha dato incarico al dottor Antonello Cirnelli di Portogruaro di effettuare l’esame autoptico sul corpo delle due donne. Si tratta della bellunese Zaira Bogo, la 73enne ex dipendente della Holzer residente in via Mares in città, morta la sera di giovedì 9 novembre in via Agordo e di Ombretta Boselli la 73enne feltrina di Pedavena investita la sera di lunedì 6 novembre e morta a 4 giorni dall’incidente.

Per entrambe dalla prima analisi è emerso che hanno subito un politrauma dopo lo schianto a livello della testa e del torace. Arriverà in queste ore il nulla osta della procura ai funerali delle due donne.


LA TRAGEDIA DI VIA AGORDO
Per la morte di Zaira Bogo è indagato per omicidio stradale l’investitore Nicola D’Incà, il 52enne residente a Libano di Sedico che era alla guida della Panda Bianca che ha travolto la donna sulle strisce. L’uomo è difeso dagli avvocati Ylenia Pocaterra e Erminio Mazzucco. La famiglia della vittima si è invece rivolta all’avvocato Stefano Bettiol, per avere giustizia. Zaira quella sera stava rientrando a casa dopo essere andata a fare la spesa era scesa dall’autobus e stava attraversando sulle strisce quando è stata travolta. Secondo una prima ricostruzione quella sera il 52enne che stava procedendo dall’Agordina verso Belluno non avrebbe adeguato la velocità alle caratteristiche della strada ridotta da scarsa visibilità per la scarsa illuminazione e anche il maltempo che era in corso falciando poi il pedone. Il limite in quel tratto abitato è di 50 all’ora. Sotto la lente anche il telefonino dell’uomo: sono in corso analisi da parte della polizia giudiziaria per verificare che l’investitore non lo stesse utilizzando.


LA CONSULENZA
Il giorno prima dell’udienza di incarico per l’autopsia, quindi giovedì, c’era stata quella per l’affidamento della consulenza tecnica: l’incarico è stato dato all’ingegnere Calzavara che dovrà ricostruire il sinistro. In questo caso anche la famiglia della vittima, tramite l’avvocato Bettiol, ha nominato un proprio consulente: Gianni Bee. Nessun consulente di parte invece è stato nominato per l’autopsia che si è svolta ieri.


IL CASO FELTRINO
Presenti invece ieri i consulenti di parte per l’autopsia della feltrina Ombretta Boselli, l’altra donna deceduta in quel maledetto giorno del 9 novembre. Nell’inchiesta per l’omicidio stradale è finito Luca Mario Venzon che conduceva il furgone che ha urtato la donna: l’uomo è difeso dall’avvocato Davide Fent. Per la famiglia la consulente nell’analisi autoptica è la dottoressa Nicoletta Maguolo e per l’indagato incaricata la dottoressa Letizia Pirrami. 


LE TRAGEDIE
Le due inchieste in corso sui due incidenti stradali sono solo le ultime di una serie di lutti avvenuti in provincia in queste settimane che hanno riguardato pedoni investiti. In precedenza c’era stata la morte di Maria Fiabane, l’82enne investita il 19 ottobre scorso da un pirata mentre era in sedia a rotelle davanti alla caserma dei carabinieri.
 

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