Natale d'amore per Lina la gattina
investita e strappata all'eutanasia

Lunedì 21 Dicembre 2015 di Isabella Pilo
Vania Colmanet e la sua gattina Lina
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FELTRE - Una storia d'amore, diversamente natalizia. San Francesco, patrono d'Italia e degli animali domestici, predicava il rispetto per tutte le creature, e pure Papa Francesco, che porta per scelta il nome del santo umbro, promuove ogni volta che può l'amore per tutti gli animali.

Questa è storia di Lina, una gattina diversamente domestica con una piccola tragedia alle spalle, anzi alle zampe. Nata già con un difetto fisico, era destinata a una triste sorte se non avesse avuto la fortuna di incontrare Vania Colmanet.
«È una gattina certosina intelligente, astuta, saltatrice come è la particolarità della sua razza, affezionata a me, proprio come un gatto-cane come viene denominata questa razza». Ma l'anno scorso, dopo il suo quotidiano giretto serale digestivo, viene investita da un'auto, ahimè, quella sera attirata dall'altra parte della casa dove c'è la strada, e mai solita ad attraversarla».

Fin qui nulla di straordinario. Una storia già vista.
«Lina non rientrò come al solito; preoccupata la cercai disperatamente. Dal suo miagolio lamentoso capii che era mezza morta, vicino al cancello». Poi la corsa disperata dal veterinario dell'Usl di turno, i giorni successivi in un ambulatorio privato. Nulla, non si poteva fare nulla, nessun intervento avrebbe potuto ridarle l'uso delle zampette: la colonna vertebrale era spezzata, e con lei anche le funzioni della vescica e dell'intestino. «Lina mi guardava, andava avanti a morfina. Mi dissero che l'unica strada era l'eutanasia».

Per qualcun altro sarebbe stato un sollievo, per Vania no. «Cercai nel web persone che mi potessero aiutare, quando incappai nell'associazione "Diversamente Gatto". Incoraggiata nella scelta di tenere Lina in vita, la gattina certosina di Vania trascorrerà con la sua padroncina anche il Natale 2015. «Certo è un sacrificio. Tre volte al giorno devo aiutarla con una manovra di svuotamento manuale della vescica e del tratto intestinale, non posso assentarmi da casa per un intero giorno». Ma quando rientra, Lina è lì che l'attende, felice, consapevole delle cure che le alleviano il suo handicap.
Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 13:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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