Caso-Erostrato, padre e figlio di Cesio: rinviati a giudizio con 14 capi d'accusa

Giovedì 6 Giugno 2019
Caso-Erostrato, padre e figlio di Cesio: rinviati a giudizio con 14 capi d'accusa
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BELLUNO - E' arrivata oggi (6 giugno) alle 14.40 la decisione del gup Enrica Marson del Tribunale di Belluno per il caso Erostrato, il mitomane che per mesi tra 2017 e inizio 2018 tenne sotto scacco Cesiomaggiore e Santa Giustina con attacchi di fuoco e con finta antrace. Padre e figlio indagati per 14 capi di imputazione che vanno dalla tentata estorsione, all'incendio, Nemesio e Samuele Aquini, non erano presenti. Erano rappresentati dagli avvocati Luciano Perco e Stefano Zallot che hanno contestato alcuni capi di imputazione. Presenti anche gli avvocati Pierluigi Cesa che si è costituito parte civile per l'agricoltore che si vide bruciare il deposito a Morzanch e l'avvocato Carlo Vigna, che si è costituito invece per il sindaco Carlo Zanella. Dopo oltre un'ora di camera di consiglio il gup ha deciso per il rinvio a giudizio dei due che affronteranno il processo di fronte al collegiale dal 11 dicembre prossimo. Confermate le 14 accuse: incendio, deturpamento di cose altrui, passando per le minacce, il procurato allarme, la tentata estorsione, arrivando persino alla propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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