Acc: i soldi nel decreto "sostegno", ma non prima di luglio

Martedì 23 Marzo 2021 di Eleonora Scarton
Acc: i soldi nel decreto "sostegno", ma non prima di luglio

Volumi in crescita per il 2021, l’arrivo di nuovi clienti e il lancio sul mercato di un nuovo compressore. Un quadro roseo che si scontra con la disponibilità di cassa. L’Acc infatti non ha più liquidità. Un primo raggio di sole arriva dal decreto “Sostegno”, pronto a dare risorse alle imprese, ma i soldi non arriveranno prima di luglio. Troppo tardi per lo stabilimento zumellese. Per questo l’attenzione continua ad essere alta. Ieri pomeriggio i sindacati hanno incontrato il commissario straordinario Maurizio Castro per fare il punto e si sono dati un paio di giorni per capire il da farsi. In serata invece si è tenuto il consiglio comunale di Borgo Valbelluna in cui è stato fatto un aggiornamento della situazione. 
L’INTRODUZIONE 
Ad aprire il consiglio è stato il sindaco, Stefano Cesa, il quale ha illustrato il quadro drammatico che si sta delineando nel comune a livello occupazionale: tra Acc e Ideal Standard sono 800 i posti di lavoro a rischio. «In questo momento storico non possiamo che difendere strenuamente questi due stabilimenti. Il nostro territorio si troverebbe di fronte ad una desertificazione occupazionale, ma anche economica e sociale che non possiamo permetterci». 
IL QUADRO 
A fare il quadro della situazione il commissario straordinario Maurizio Castro: «Quello che è stato compiuto in un anno e mezzo, dopo l’annuncio della Wanbao di chiudere lo stabilimento, è stato straordinario. Senza nessun supporto economico (l’Acc non riceve fondi dal gennaio 2020), si sono realizzati incrementi importanti, sia sotto il profilo di volumi che della credibilità commerciale». A confermarlo i dati. Nel 2020 sono stati fatti 1.7 milioni di compressori. Per i 2021 ci sono già ordini per oltre 2.3 milioni di compressori. «Abbiamo messo in campo un nuovo modello a velocità variabile che sarà industrializzato a fine anno, ma sta già cogliendo il favore di colossi come Bosch ed Electrolux». Grazie al lavoro del commissario, sono stati tenuti tutti i vecchi clienti e ne sono stati aggiunti di nuovi, ultimi un algerino e un russo. 
LO SCOGLIO
«La situazione economica è fragile. La commissione europea doveva autorizzare un aiuto di stato per 12,5 milioni. Sorprendentemente, nonostante il governo italiano abbia fatto la sua parte, l’autorizzazione non è stata data. Ora la situazione è critica. Rischiamo di andare presto in rottura di cassa. Il governo ha inserito nel decreto “sostegni” un aiuto alle grandi imprese, anche quelle in amministrazione straordinaria, come Acc». Preoccupano i tempi, perché il supporto non arriverà prima di fine luglio. Troppo tardi. «Siamo fiduciosi che il governo troverà già nelle prossime ore una soluzione tecnica che ci permetterà di continuare». Castro ha poi illustrato il progetto Italcomp che prevede un investimento di 38 milioni per il sito di Mel per farlo diventare la capitale dell’assemblaggio del compressore. Un progetto che porterà al raddoppio degli addetti. 
IL DIBATTITO 
«Sono fiducioso nell’operato di Castro e nei vertici politici, la situazione si risolverà – sottolinea il consigliere Armando Vello -.

Il consiglio comunale è accanto ai lavoratori che, in questi mesi, hanno sempre resistito insieme ai sindacati. Speriamo possa arrivare al più presto la liquidità necessaria per la salvaguardia dello stabilimento».

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