Cortina, pienone ma restano chiusi Lagazuoi e pista da fondo

Nel ponte da tutto esaurito non erano aperti tutti gli impianti. «Colpa dell'autunno caldo»

Martedì 12 Dicembre 2023 di Marco Dibona
Cortina, pienone ma restano chiusi Lagazuoi e pista da fondo

CORTINA D'AMPEZZO - «È stato un ponte dell'Immacolata da record, con tanti impianti in funzione e piste da sci aperte, con un afflusso ottimo: è andata perfino meglio dell'anno scorso». Marco Zardini, presidente di Cortina Skiworld, il consorzio che riunisce gli impiantisti della conca ampezzana, di Auronzo e San Vito di Cadore, commenta in modo trionfale, ma il ponte dell'Immacolata ha avuto anche aspetti negativi: se è vero che in città c'era il pienone, è altrettanto vero che non tutte le piste erano aperte, che quella da fondo verso Dobbiaco non era preparata e che chi è rientrato domenica pomeriggio ha dovuto stare in coda per ore solo per arrivare al casello d'entrata dell'autostrada.


LA SITUAZIONE
A Cortina erano in funzione tutti i comprensori, tranne i due impianti del monte Cristallo, il collegamento Cortina Skyline e il Lagazuoi. «Abbiamo aperto già da un mese la seggiovia del Col Gallina, al passo Falzarego elenca Zardini e per l'Immacolata c'erano i due impianti delle Cinque Torri, con tre piste, anche l'agonistica Lino Lacedelli.

C'era il comprensorio completo di Socrepes e Tofana, con altre cinque seggiovie e la possibilità di sciare sui tracciati dei Mondiali 2021 e delle Olimpiadi 2026. Ha aperto Ra Vales, da 2.400 a 2.700 metri, sulla Tofana. Al Faloria si saliva sia dal centro di Cortina, sia da Rio Gere, e tutti gli impianti erano in funzione». Ma non tutti gli impienti e le piste erano aperti come ci si sarebbe aspettati per un periodo così affollato: «Gli impiantisti hanno innevato quanto è stato possibile, considerato che è stato un autunno molto caldo sino a tardi, quindi ci ha consentito di avviare i generatori dell'innevamento programmato soltanto a ridosso della festività. Pochi giorni prima dell'Immacolata la pioggia ha sciolto tutta la neve del fondovalle, sotto una certa quota, eppure siamo stati in grado di aprire ugualmente. Non ci sono ancora alcune piste, è vero, ma c'è comunque una grande varietà, che si andrà a completare presto, con altre aperture».


L'ALTRO ASPETTO
Dallo sci alpino allo sci nordico, con un orizzonte fosco: per lo sci di fondo si preannuncia un altro inverno difficile, a Cortina. La carenza di nevicate va ad aggiungersi ai problemi burocratici, con la mancanza delle omologazioni di alcuni tracciati. Anche se dovesse nevicare a sufficienza, di certo alcune piste non potranno comunque essere percorribili, soprattutto nei tratti maggiormente a rischio idrogeologico, lungo versanti soggetti a frane e valanghe. Accade alle gallerie di Pezovico, lungo la pista ricavata dalla sede della vecchia Ferrovia delle Dolomiti. Per decenni è stata frequentata da migliaia di appassionati, oltre che percorsa dalle gare di granfondo Dobbiaco Cortina, che l'anno passato furono deviate su un tracciato alternativo. «Il consiglio comunale di Cortina d'Ampezzo, a ottobre, ha impegnato 500mila euro per opere che mettano in sicurezza i tratti più sensibili, ma per questo inverno non possiamo garantire l'apertura di tutte le piste conferma Giorgio Da Rin, assessore comunale allo sport e ai lavori pubblici ma la nostra amministrazione sta lavorando perché lo siano, al centro per cento, nel successivo inverno 2024-2025. È comunque certo che già quest'anno alcune delle piste saranno a disposizione degli appassionati, sportivi e turisti». C'è un confronto continuo con la Provincia di Belluno e con la Regione Veneto per ottenere le autorizzazioni necessarie. Per ora ci si concentra in particolare sullo stadio del fondo di Fiames, al centro sportivo Antonella De Rigo. Quando nevicherà si potrà andare da Ospitale a Cimabanche. Gli agonisti e gli appassionati più esperti avranno a disposizione gli impegnativi tracciati del passo Tre Croci, spesso utilizzati anche da atleti di varie squadre nazionali. Determinante però sarà la meteorologia: con la carenza di precipitazioni, tutto diverrà più complicato.

Ultimo aggiornamento: 14:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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