Minacce di morte al sindaco di Cortina ​Gianluca Lorenzi: ​«Se vai avanti con la pista da bob, ti facciamo fuori»

Giochi invernali, dopo le proteste degli ambientalisti per l'abbattimento degli alberi secolari, al primo cittadino Gianluca Lorenzi, è arrivata una busta bianca con poche righe ma ben chiare. Già presentata denuncia. Zaia: «Gesto inaccettabile»

Venerdì 1 Marzo 2024
Minacce di morte al sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi

CORTINA D'AMPEZZO (BELLUNO) - La questione della pista da bob a Cortina in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026 si fa sempre più spinosa: al sindaco della cittadina, Gianluca Lorenzi, sono state inviate in busta chiusa minacce di morte.

Il messaggio è chiaro e non lascia davvero margine di dubbio: «Se vai avanti con la pista da bob, ti facciamo fuori».

Poche righe racchiuse in una busta bianca. Gianluca Lorenzi non si è fatto intimidire e ha consegnato la lettera agli agenti del commissariato, facendo in modo che la Procura di Belluno aprisse un fascicolo sulla vicenda«Adesso sarà compito preciso degli investigatori - commenta Lorenzi - fare piena luce su quello che di inatteso è accaduto».

La protesta degli ambientalisti per l'abbattimento degli alberi

Negli ultimi giorni si sono susseguite aspre polemiche per l'abbattimento di decine di alberi per far posto alla nuova pista da bob che ospiterà la competizione olimpica. La lettera segue di qualche giorno la presentazione di esposti da parte di diverse associazioni ambientaliste per verificare se il taglio dei larici, alcuni dei quali centenari, abbia rispettato o meno i vincoli paesaggistici. Ieri Simico, Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, aveva precisato che la scelta progettuale adottata aveva consentito, di fatto, "una significativa diminuzione della superficie boschiva interessata dai cantieri al lavoro per l'evento", portandola da 24.291 a 19.980 metri quadrati, risparmiando 4.311metri quadrati di superficie verde, con una conseguente riduzione del numero degli alberi da tagliare. Tradotto in cifre, si sarebbe evitata l'eliminazione di oltre 200 alberi. Senza contare che Simico ha garantito che per ciascuno albero soppresso ne saranno piantati 12.

Il "Laricidio"

Ma non bastano gli alberi che verranno piantati per ogni albero abbattuto a Cortina nella zona dove sorgerà la pista da bob. La risposta alla Camera di Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, è lapidaria: «Prendiamo atto della nota della società Simico sulla questione del taglio dei larici per far posto ad una inutile pista da bob, tuttavia il nostro interlocutore è il Governo. Con tutto il rispetto per la società, infatti, non possono essere sufficienti i suoi comunicati stampa, vogliamo risposte documentate da parte dei ministri coinvolti: Salvini, Pichetto Fratin, Abodi, e del presidente Zaia. Dai documenti ufficiali risulta che l’area disboscata sia ben superiore a quella prevista nel capitolato d’appalto. Quando al "laricidio", resta uno sfregio e basta: gli alberi che saranno impiantati, anche se superiori di numero a quelli abbattuti, non sono quei magnifici larici secolari che davano valore al paesaggio e alla storia culturale e ambientale dell’area»

 

Le reazioni

  • Luca Zaia

Una condanna decisa arriva dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia: «Con la vita delle persone non si scherza, il dissenso non deve mai arrivare alla violenza. Esprimo la mia più ferma condanna nei confronti delle minacce di morte rivolte al sindaco di Cortina che nei giorni scorsi ha ricevuto un'intimidazione a non proseguire con il progetto della pista da bob per le Olimpiadi Milano Cortina 2026». Con queste parole Zaia ha espresso vicinanza a Lorenzi. «Si tratta di un gesto inaccettabile - continua Zaia - . Al primo cittadino rivolgo la più totale vicinanza e solidarietà delle istituzioni regionali e mia personale. Mi auguro che le forze dell'ordine e la Procura della Repubblica possano al più presto fare luce sulla vicenda identificando gli autori di queste minacce».

  • Daniela Santantchè

«Esprimo la mia piena solidarietà al sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi per le minacce ricevute. Condanno fermamente questi atti che, sono certa, non fermeranno la volontà di un primo cittadino che lavora con grande dedizione per il bene del suo territorio e, al contempo, dell’intera Nazione». Queste le parole del ministro del Turismo Daniela Santanchè in una nota.

  • Luca De Carlo

«Al sindaco Lorenzi, all’amico Gianluca, va tutta la mia solidarietà personale, da sindaco e da rappresentante delle istituzioni. È un atto inaccettabile e vigliacco da parte di chi si nasconde dietro l’anonimato per celare la sua incapacità di sostenere le proprie posizioni. Come sindaci siamo chiamati a prendere delle scelte per le nostre comunità, il dibattito è normale e fondamentale, ma la violenza non è mai la risposta. Dico a Gianluca di non aver paura, noi siamo tutti con lui». Così il senatore Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore.

  • Antonio De Poli

«Siamo tutti vicini al sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi. Il linguaggio delle intimidazioni è inaccettabile e vergognoso. Le minacce ricevute rappresentano un brutto esempio di come, troppo spesso, il dibattito pubblico subisca una pesante e grave involuzione. La violenza non rientra nel perimetro del confronto democratico: chi ricorre a questi intollerabili gesti si pone fuori e va totalmente condannato, a prescindere dai colori politici e dalle posizioni espresse sulla questione in materia». Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli.

  • Elisabetta Casellati

 «La mia vicinanza e solidarietà al sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi per la lettera di minacce ricevuta. Sono certa che questo vile gesto non fermerà il suo impegno in difesa del territorio. Mi auguro che le autorità identifichino al più presto i responsabili e facciano chiarezza sull'accaduto». Lo ha dichiarato il Ministro per le Riforme Elisabetta Casellati.

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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