Centrali 118: a passo Sella debutta il nuovo sistema di comunicazione

Mercoledì 5 Aprile 2023 di Giovanni Longhi
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore fa da sfondo alla foto di gruppo dei volontari che hanno preso parte alla grande esercitazione congiunta a passo Sella

 Veneto in prima fila nella messa a punto di un moderno sistema di comunicazione tra centrali del 118 di regioni diverse: l’obiettivo al quale si sta lavorando è il trasferimento degli scambi via radio al sistema Tetra, un insieme di standard per sistemi di telecomunicazione privati indirizzato ad un’utenza professionale (forze di pubblica sicurezza, vigili del fuoco, protezione civile, appunto 118). Le reti Tetra forniscono in primo luogo i servizi tipici delle reti private: chiamate voce di gruppo, gestione dinamica dei gruppi di appartenenza, accodamento, localizzazione via Gps. La riservatezza o confidenzialità delle comunicazioni è ottenuta mediante cifratura delle trasmissioni in aria usando un’unica chiave comune a tutti gli utenti, oppure chiavi individuali e di gruppo rigenerate di volta in volta. 


L’ESORDIO
Il primo test operativo su Tetra applicata alle centrali operative in un contesto di emergenza simulata è stato eseguito ieri a passo Gardena nel corso della prima esercitazione congiunta tra Falco del Suem 118 di Belluno, l’Aiut Alpin Dolomites di Pontives (Bolzano) e il Pelikan di Bressanone; a supporto le stazioni del Soccorso alpino della Val Gardena, dell’Alta Badia, di Arabba e dell’Alta Fassa. Oltre che sulla comunicazione transfrontaliera e sulla cooperazione tra servizi di soccorso in caso di emergenza, l’occasione è servita anche a verificare l’efficienza del trasporto coordinato di feriti negli ospedali della zona.

La tragedia del luglio scorso in Marmolada ha infatti insegnato anche questo: serve un coordinamento consolidato per gestire più punti critici in un unico comprensorio. Così, dopo settimane di preparazione e di piani sulla carta, si è passati alla parte pratica. 


LO SCENARIO
Il meteo ci ha messo del suo, cielo azzurro spazzato da brezza gelida, il gruppo del Sella chiazzato di bianco qua e là. L’allarme è stato lanciato poco prima delle 9 dalla centrale provinciale di emergenza di Bolzano: un cono di valanga largo circa 500 metri aveva sepolto un numeroso gruppo di scialpinisti sopra il passo Sella, verso la Val Culeo. Anche un testimone che era andato a cercare aiuto è precipitato durante la discesa. Come previsto dalle procedure, la centrale di emergenza ha immediatamente allertato i due elicotteri Pelikan 2 e Aiut Alpin Dolomites, nonché i servizi di soccorso alpino di Val Gardena, Alta Badia, Siusi e Tires. Inoltre, a causa dell’elevato numero di feriti, sono stati allertati anche l’elicottero di emergenza della vicina provincia di Belluno, con base a Pieve di Cadore, e la sezione di soccorso aereo della Guardia di Finanza di Bolzano.


IN VOLO
Dopo pochi minuti di volo, i due elicotteri di soccorso arrivati per primi, il Pelikan 2 e l’Aiut Alpin Dolomites, sono stati in grado di valutare la situazione e di trasportare le prime squadre di soccorso alpino con i cani da ricerca sul cono di valanga. Il soccorso alpino altoatesino è stato supportato da un’altra squadra di soccorritori alpini di Arabba, giunti con un elicottero di emergenza dalla provincia di Belluno. 


IL CENTRO
L’intera operazione è stata coordinata da un centro di controllo operativo installato direttamente sul passo Sella. Qui sono stati pianificati i voli verso il luogo dell’intervento, è stato determinato il numero di pazienti e il loro stato di salute e sono state organizzate e avviate le operazioni di salvataggio. Contemporaneamente sono stati controllati i letti di terapia intensiva degli ospedali altoatesini, della Clinica Universitaria di Innsbruck e degli ospedali di Trento e Belluno tramite la centrale regionale di Bolzano.
 Dopo circa 2 ore, tutte le persone sono state salvate dalla valanga e trasportate in elicottero. Anche un altro sciatore ferito è stato recuperato con il verricello. In una prima sintesi, i responsabili dell’esercitazione si sono detti soddisfatti: Giulio Trillò, primario di medicina d’urgenza a Belluno, Marc Kaufmann, primario di medicina d’urgenza in Alto Adige, hanno confermato la buona comunicazione e la collaborazione transfrontaliera sul posto. Altrettanto convinti si sono dimostrati Ivo Bonamico, direttore di Heli - Elisoccorso Alto Adige, Adam Holzknecht, presidente di Aiut Alpin Dolomites e Giorgio Gajer, presidente del Cnsas. 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 16:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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