Dolomiti Hub lancia la sfida: da noi a cena senza telefoni. E chi aderisce, paga di meno. Ecco come funziona il progetto

Sabato 6 Aprile 2024 di Daniele Mammani
Dolomiti Hub lancia la sfida: da noi a cena senza telefoni. E chi aderisce, paga di meno. Ecco come funziona il progetto

FONZASO - L’impatto del digitale nella vita dei giovani, dei giovanissimi, ma anche degli adulti. Questo il tema che offre lo spunto per un progetto che ha dalla sua una semplicità quasi disarmante, poggiando però su basi di grandissima importanza. Una su tutte: la crescita delle nuove generazioni. Il titolo dell’iniziativa, che prende il via da domani al Dolomiti Hub di via Monte Vallorca a Fonzaso, è "Scol-legàmi, la cena senza cellulare". Il gioco di parole (e accenti) rende ancora più evidente la finalità del progetto. «Con questa iniziativa - spiega Debora Nicoletto del Dolomiti Hub - vogliamo affrontare la problematica dell’utilizzo del cellulare sempre più intenso da parte delle nuove generazioni.

In altre nazioni, soprattutto oltreoceano, sono state varate regole restrittive per arginare un fenomeno di utilizzo del digitale che va controllato senza demonizzarlo. Non abbiamo certo la velleità di risolvere la questione, però la nostra offerta è un segnale verso le nuove generazioni, un’indicazione che permetta loro di capire che qualcuno opera per migliorare la loro crescita».


LA SCATOLA

Da domani chi sceglierà di cenare al Dolomiti Hub potrà quindi partecipare a questa iniziativa. «È tutto molto semplice - spiega Nicoletto - basterà solo sistemare i cellulari dentro un’apposita scatola e vivere la cena come anni fa: un momento di convivialità, confronto, crescita e - perché no? - anche di conflitto. Tornare a quell’unione familiare che aiutava a confrontarsi, questo succedeva attorno al tavolo del pranzo o della cena, quando la famiglia era riunita». Alle idee si affianca lo stimolo economico, perché soci o clienti dei partner di Dolomiti Hub, aderendo all’iniziativa potranno usufruire di uno sconto sulla consumazione. «Voglio pensare che questa iniziativa, parte di un progetto più ampio, sia realizzata da un ecosistema di realtà differenti e che non si limiti al solo Dolomiti Hub, ma sia di aiuto a un territorio».


RISCHIO DEFICIT COGNITIVI

La questione dell’influenze del digitale nelle nostre vite è molto meno impalpabile di quanto si pensi, né è un argomento da complottisti. «Non ci rendiamo ancora del tutto conto dell’influenza positiva e negativa del digitale e quindi degli smartphone nel futuro di bambini e ragazzi - ha spiegato Franco Chemello, di Scuole in Rete -. L’esempio più banale è la concessione del cellulare durante il momento del pasto perché i bambini stiano tranquilli, questo può portare a deficit cognitivi. Ci sono dati che testimoniano quanto l’utilizzo del digitale fino a 3 anni porti almeno un quarto degli studenti in età scolare a deficit cognitivi. La Generazione Z (fine anni ‘90-inizio 2000) ha competenze diverse, ma con l’uso del digitale ha anche problematiche certificate. Bisogna avere la consapevolezza che senza il cellulare si può stare». Ulteriori informazioni si possono reperire sul sito www.studentibelluno.it.


ISTITUZIONI&PARTNER

Anche il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, sostiene l’iniziativa: «È un’idea originale e brillante e ci fa riflettere. Mi auguro che possa essere una bellissima occasione soprattutto per capire l’importanza di stare assieme a tavola, di parlarsi. Per i nostri bambini e per i nostri ragazzi bisogna fare in modo di dare delle direttive giuste». A Padrin si sono aggiunti i partner dell’iniziativa: Cassa rurale Valsugana e Primiero, Spi Cgil Belluno, Imap srl e Assicurazioni Generali.

Ultimo aggiornamento: 09:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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