BELLUNO - Asso di picche. È questo il nome della via che l'alpinista Valter Salvadori ha aperto lo scorso inverno insieme all'amico Santiago Padros. Una cascata di ghiaccio nel cuore dell'Alpe del Nevegal: «Una via molto speciale, bella, difficile, perfetta in tutti i suoi sensi, magia pura, natura unica», come la descrive Salvadori. Una nuova «perla» per gli appassionati di montagna e una nuova possibilità per far conoscere il Colle bellunese e le sue bellezze anche al di fuori dei confini provinciali. Di «Asso di picche» ne hanno parlato infatti riviste prestigiose quali Mountain, che gli appassionati di montagna conoscono bene; ma, nel bellunese, l'esistenza di questa stupenda via invernale è ancora sconosciuta ai più. Per questo motivo se ne parlerà stasera, 5 agosto, proprio in Nevegal, presso l'albergo Miari (alle 20.45).
«Quella di «Asso di picche» è un'altra bellezza nascosta del Colle bellunese, che potrebbe attirare la curiosità dei molti appassionati di alpinismo invernale», sostengono gli organizzatori: «una possibilità da valorizzare, includendola nel contesto dei percorsi cari a Dino Buzzati». Altrettanta curiosità potrebbe suscitare la seconda iniziativa proposta dal gruppo: martedì 9, sempre all'albergo Miari e sempre alle 20.45, un secondo incontro per raccontare la curiosa storia dell'«occhio di San Mamante», la scultura che si può ammirare nell'omonima valle.