Feltre. Trascorre un'intera notte nel bosco per cercare i suoi cani: «Buio e pioggia tra i bramiti dei cervi, è stato spaventoso»

La donna era con la sorella a fare una passeggiata quando gli animali si sono allontanati

Giovedì 21 Settembre 2023 di Eleonora Scarton
Linda e Polly

FELTRE (BELLUNO) - Perde i suoi due cani durante una gita domenicale in Val Canzoi, li ritrova in un punto impervio martedì pomeriggio e nel cercare di riportarli a valle si perde anch’essa. Dopo ore di paura passate al buio nel bosco, la donna viene salvata dal soccorso alpino di Feltre.

Perde i cani

La splendida giornata di sole che domenica incantava le nostre vette ha spinto due sorelle di Feltre, Paola e Rosa Di Palma, molto conosciute in città per la loro attività di insegnanti, a fare una passeggiata in Erera in compagnia dei loro due beagle, Linda e Polly. Di ritorno le donne hanno deciso di sciogliere il guinzaglio per permettere ai due cani di sgranchirsi e di bere nel torrente. L’istinto dei due animali ha però avuto il sopravvento e il rumore di qualche bestia selvatica li ha spinti a scappare dalle loro padrone e darsi all’inseguimento. I due cani però non hanno più fatto ritorno da Paola e Rosa. «Durante quella giornata e anche successivamente abbiamo battuto la Val Canzoi in lungo e in largo, senza però riuscire a trovarli», racconta Paola. Un duro colpo per queste donne che sono molto affezionate a questi due cani tant’è che anche nel social network Facebook hanno lanciato numerosi appelli sperando che qualche escursionista di passaggio in Valle li potesse vedere e segnalarne magari la presenza.
Martedì, durante una nuova giornata di ricerche, le due sorelle si sono separate. «Io ho proseguito lungo il sentiero che porta a casera Cimonega e, a un certo punto, ho sentito abbaiare i beagle – prosegue nel racconto Paola -. Senza pensarci ho corso nella direzione da cui sentivo provenire il loro richiamo. Una zona davvero impervia e difficilmente raggiungibile. Ma l’affetto che provo per questi cani mi ha fatto correre senza pensarci verso di loro. Quando li ho raggiunti, ho dato loro tanti baci, abbracci e coccole per far capire loro che finalmente erano al sicuro. Erano infatti molto stanchi e provati».

Ricongiunta ai due animali domestici, Paola si è guardata intorno e ha capito che i due cagnolini erano bloccati e che da lì non si sarebbero potuti mai muovere.

Il recupero

«Una volta ritrovati e rassicurati i cani, ho cercato di capire come poter scendere a valle con loro in quanto non potevo tornare da dove ero venuta – prosegue nel suo racconto Paola -. Quindi ho cominciato a salire sperando di ricongiungermi al sentiero che porta a Erera (era ormai finita nel versante opposto al Cimonega, ndr). A un certo punto però ho capito che avevo perso il collegamento con il sentiero e non sapevo dov’ero finita». I soccorritori che l’hanno poi recuperata spiegheranno che la donna aveva percorso una traccia dei cacciatori chiamata Slavinaz.
Nel frattempo erano sopraggiunte le 19.25 e l’oscurità si stava impadronendo della valle. Paola ha preso il telefono per provare a contattare la sorella, ma la zona non è coperta dalla rete. Ha quindi chiamato il 112 che ha messo in moto la macchina dei soccorsi e, in particolare, ha attivato il soccorso alpino. Nel frattempo, non vedendola più rientrare, anche la sorella aveva dato l’allarme. Ben 15 i soccorritori che si sono recati sul posto e hanno avviato le ricerche. «Intorno alle 22.30 ho iniziato a vedere dei movimenti e quindi ho iniziato a urlare e a fischiare per attirare la loro attenzione – prosegue la donna -. Mi hanno quindi individuata ma ero dalla parte opposta rispetto a loro e in una zona davvero impervia. È stato difficile anche per loro raggiungermi». I soccorritori hanno infatti dovuto scendere il versante dove si trovavano e risalire dalla parte opposta. Dopo circa 4 ore, erano le 2.30, sono arrivati dalla donna. L’hanno quindi imbragata e dotata di casco e pila per farla ridiscendere in sicurezza, mentre i due animali sono stati presi in braccio da altrettanti soccorritori. La cordata è tornata a valle intorno alle 5.30 della mattina. «Non posso che ringraziarli per averci salvati tutti, ma anche per la gentilezza e la professionalità che hanno dimostrato» tiene a sottolineare la donna.
L’avventura della 61enne feltrina è finita bene, nonostante abbia trascorso ore di paura nel momento in cui la notte è calata e sentiva solo i bramiti dei cervi. «Era un buio pesto, spaventoso. E ha iniziato anche a piovere. Non sapevo come sarebbe andata a finire» conclude Paola. Fortunatamente tutto è terminato nel migliore dei modi, e Paola con i due beagle ha potuto tornare a casa dai famigliari sana e salva.

Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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