LA STORIA
BELLUNO «Mi rivolgo a chi sta lavorando per l’emergenza maltempo: se avete bisogno di qualcosa, un caffè, una pasta o una pizza, ve la offriamo noi alla “Nuova botte del re”».
VIGILI DEL FUOCO
L’emergenza maltempo è rientrata quasi del tutto. La pioggia, a valle, si è fermata. E in quota non nevica più come nei giorni scorsi. Eppure gli interventi non si sono fermati. Il rischio valanghe è ancora alto e ci sono frane in movimento quasi ovunque. Ieri mattina l’elicottero Drago 81 del reparto dei vigili del fuoco di Venezia, con a bordo il direttore interregionale Loris Munaro, un tecnico dell’Arpav e uno del soccorso alpino, ha sorvolato tutte le zone dolomitiche, in particolare quelle interessate dalla tempesta Vaia di due anni fa, per un monitoraggio della situazione. «Dal sorvolo non sono emerse criticità per distacchi di valanghe vicino a zone abitate» hanno fatto sapere i vigili del fuoco. A Livinallongo Col di Lana, in località Corbin, Drago 81 ha letteralmente spettinato il bosco con un volo radente su richiesta dei tecnici comunali. Lo scopo era quello di alleggerire il peso che grava sugli alberi, dovuto ai cumuli di neve, e impedire che cadano in strada o sopra i cavi dell’alta tensione. Ad aiutare i bellunesi, in questi giorni, ci sono squadre dei vigili del fuoco di Verona, Padova, Treviso e addirittura Udine. Con ruspe, pale e mini escavatori stanno lavorando ogni giorno per liberare le strade da neve e frane e renderle di nuovo percorribili. Tra i diversi interventi di ieri anche l’assistenza all’operatore di un escavatore in località Santa Croce del lago, in Alpago, che è stato trasportato con un gommone in un enorme pozza d’acqua, che si era formata all’interno di una cava, per recuperare il suo mezzo. Infine sono stati portati dei generatori di energia elettrica in Val di Zoldo.
IL RISTORATORE
«Sono bravi. Chi si lamenta del maltempo dovrebbe pensare a loro che vanno a spalare metri di neve per liberare le strade». Guido Lozza, del ristorante “Nuova botte del re”, ha un rapporto speciale con i vigili del fuoco. Nel 2016, dopo il vasto incendio scoppiato a Calalzo, aveva offerto il pranzo a tutti gli operatori per ringraziarli. Occasione che si era ripetuta con Vaia nel 2018. L’anno successivo, invece, aveva organizzato la festa dei vigili del fuoco volontari. E ora, dopo i contagi da covid-19 e il maltempo, è di nuovo in prima linea per dare un po’ di conforto alla macchina dei soccorsi. Mercoledì sera si è fermata una squadra dei vigili del fuoco per una pizza da asporto. «Quando li trovo in giro per il paese – racconta Lozza – Dico loro di passare al mio locale a mangiare qualcosa ma sono sempre di fretta. Mi dicono: “Non ce la facciamo, siamo fuori tutto il giorno”. Cosa faremmo senza di loro?». È un piccolo ma grande esempio di comunità. «Certo che sono preoccupato per il mio lavoro, ho perso molto quest’anno – conclude il ristoratore –. Ma so che non è il momento in cui devo puntare al guadagno. Dobbiamo invece aiutarci e fare rete. Al resto ci penseremo dopo…».