TAMBRE (BELLUNO) - Un sospiro di sollievo e la speranza che questa volta non ritorni tanto presto sul campo a ripetere gli stessi errori. I cacciatori alpagoti hanno appreso con soddisfazione del bracconiere di Tambre finito in cella. Il 60enne G.B. è stato arrestato martedì pomeriggio dopo un blitz dei carabinieri forestali di Belluno in Pian Cansiglio, al termine dell’operazione in piena collaborazione con la polizia provinciale. Lo stavano tenendo d’occhio da settimane e alla fine sono riusciti a fermarlo con le mani nel sacco.
«Chi opera al di fuori delle regole va fermato subito, è un danno per tutti noi», commentano alcuni cacciatori interpellati, quelli che invece le regole le seguono. E che sono esasperati dai comportamenti “illegali” di qualcuno che nulla c’entra con la categoria.
G.B.
Le ipotesi di reato a carico dell’indagato vanno dalla detenzione clandestina di armi a altre accuse che saranno rese notte nell’udienza di convalida. L’arma clandestina è stata sequestrata ed è a disposizione degli inquirenti.
Da quanto si è appreso l’uomo aveva da poco terminato la “riabilitazione” dopo precedenti guai giudiziari per lo stesso tipo di reati con lavori socialmente utili. Ma, come dimostrano i fatti, non sarebbe cambiato.