Otto Comuni a secco, centinaia di famiglie senz'acqua: cisterne dal Trevigiano

Proteste di turisti e residenti: «Roba da terzo mondo». E denunciano anche problemi di igiene: non si può tirare l'acqua nelle toilette. In alcune frazioni di Farra rubinetti tornati attivi ma con bassa pressione

Sabato 23 Luglio 2022 di Yvonne Toscani
Allarme acqua in Alpago
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BELLUNO - Otto comuni del Bellunese sono in estrema sofferenza idrica. Richiamati in servizio i vigili del fuoco a riposo. Cisterne di rinforzo in arrivo anche dal Trevigiano. In diverse zone del capoluogo i rubinetti sono a secco. E nel Comune di Alpago apre il Coc, il Centro operativo comunale, attivo proprio per fare fronte all'emergenza. Da lunedì ci sono stati importanti cali, nella rete gestita da Bim Gestione servizi pubblici. Attualmente sono 2-300 le utenze prive di acqua o con un filo che esce dal rubinetto. Sono situate, soprattutto, nelle zone più alte di Farra, dove la situazione non cambierà se non dopo lunedì sera. Per far fronte al disagio e lavarsi, i cittadini possono recarsi all'impianto sportivo di Pieve, dove non vengono segnalate difficoltà poiché la rete idrica è diversa. Ai campi sportivi sono pronte ad accoglierli, dalle 8 alle 20, due persone della Protezione civile.

Ieri sera, nelle zone di maggior interesse, è entrata in funzione la prima cisterna, in via Corso Alpino, presso l'ex latteria. Mentre un'autobotte fa da spola da una vasca all'altra del territorio comunale.

LA MAPPA
Le vie interessate dall'emergenza sono: Corso Alpino, Bruno Buozzi, Dante, Venezia, Brustolon, Cavour, Trieste, Pier Fortunato Calvi e Castelnuovo. «Se non piove - commenta il sindaco di Alpago, Alberto Peterle - la situazione da così non può che peggiorare. Rinnovo l'invito ad un uso responsabile dell'acqua». Una decina di giorni fa, il primo cittadino aveva anche firmato un'ordinanza con il divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico. Nella frazione di Pus, invece, il problema è stato risolto tramite Bim Gsp che ha modificato la linea dell'acquedotto permettendo di ripristinare il servizio. In altri punti di Farra l'acqua viene nuovamente garantita, seppur con una pressione minore. Le ridotte, quasi nulle, precipitazioni stanno mettendo a dura prova i rubinetti di comuni interi o frazioni. Oltre ad Alpago, Quero e Col Cugnan dove sono arrivate le cisterne anche: Belluno, Borgo Valbelluna, Feltre, Fonzaso, Limana, Ponte Nelle Alpi e Tambre. E sono diverse le segnalazioni che stanno giungendo sull'assenza o carenza idrica. Risultano, in particolare, a secco i rubinetti della frazione di Pus di Ponte nelle Alpi, dove i cittadini lamentano di essere privi d'acqua da martedì sera.

I PRIMI ALLARMI
«Le ragioni - spiega una turista - ancora non sono chiare, visto che altrove, in piazzale Nevegal e a Quantin, l'erogazione è normale. All'ennesima richiesta di spiegazioni, ci hanno invitati ad andare a casa: forse non sanno che lo siamo già, pagando tasse ed utenze maggiorate perché seconda abitazione». Stessa segnalazione arriva da un quasi residente, presente a Puos da maggio a settembre. Anche in questo caso la ricerca di informazioni si è scontrata con l'invito a tornare a casa. Il disservizio viene evidenziato da Pierina Guerra. «Contattati ripetute volte - racconta la cittadina, portavoce di un gruppo di persone di vicinato - abbiamo evidenziato agli uffici competenti il notevole disagio che comporta anche sotto il profilo dell'igiene, in quanto in assenza totale di fornitura non è possibile usare la toilette. A tutt'oggi nessuna risposta è arrivata e nessun provvedimento è stato preso». L'auspicio è che il problema si risolva presto. «È indecente - conclude Pierina Guerra - e da terzo mondo lasciare, anche se villeggianti, una frazione intera senza acqua per più giorni».

L'APPELLO
Cali di pressione o assenze temporanee d'acqua sono attese e potrebbero verificarsi nei seguenti territori comunali: Alpago, nelle località Puos e Farra; Belluno, in località Nevegal (tra le 22 e le 6) e nelle zone di Cavarzano, Cusighe, Nogarè e Sala; Fonzaso, nella parte alta del comune; Limana, nelle località Giaon, Navasa, La Cal, Canalet, Praloran, Mane, Sampoi e via Roma est; Tambre, nelle località Lavina, Soralavina e Borsoi. Tra le 22 e le 6, nel capoluogo comunale e in tutte le frazioni di Borgo Valbelluna, Feltre e Ponte nelle Alpi. Il gestore del servizio idrico informa che il generale abbassamento dei livelli dell'acqua nelle sorgenti e nelle vasche di accumulo è dovuto al protrarsi dello stato di crisi idrica, conseguente alle ridotte precipitazioni stagionali. Per questo Bim Gestione servizi pubblici invita tutta l'utenza ad un utilizzo parsimonioso dell'acqua, limitando il più possibile i prelievi agli usi alimentari e igienico-sanitari.

Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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