Rete idrica disastro, la quarta peggiore d'Italia. Acqua sprecata: il 68% non arriva nelle case

Martedì 22 Marzo 2022 di Davide Piol
Rete idrica disastro, la quarta peggiore d'Italia. Acqua sprecata: il 68% non arriva nelle case
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BELLUNO -  Oltre il 68% dell'acqua che viene immessa nelle rete idrica bellunese non arriva a destinazione, quindi ai cittadini. Praticamente sette litri su dieci vengono dispersi. Lo dichiara l'Istat (Istituto nazionale di statistica Veneto). Nello studio pubblicato in occasione della giornata mondiale sull'acqua, che ricorre proprio oggi, emerge come Belluno sia tra i capoluoghi di provincia peggiori d'Italia, insieme a Siracusa (67,6%), Latina (70,1%) e Chieti (71,7%).

Soltanto in questi Comuni lo spreco d'acqua supera il 65% della quantità immessa nella rete idrica. «Le perdite totali spiega l'Istat hanno importanti ripercussioni ambientali, sociali ed economiche, soprattutto per gli episodi di scarsità idrica sempre più frequenti». Piove poco, si spreca tanta acqua e le bollette sono sempre più alte. È la fotografia scattata dall'Istituto di statistica alla maggior parte dei capoluoghi italiani. In più di uno su tre si registrano perdite totali superiori al 45%. «All'opposto continua l'Istat una situazione infrastrutturale decisamente favorevole, con perdite idriche totali inferiori al 25%, si rileva in circa un Comune su cinque».

L'ALLARME

In sette capoluoghi i valori sono inferiori al 15%: Belluno, come già sottolineato, è in fondo alla classifica. Qui lo spreco di risorsa idrica è davvero importante. Ma da cosa dipende? A rispondere è sempre l'Istat. Queste perdite «sono da attribuire a fattori fisiologici presenti in tutte le infrastrutture idriche, alla vetustà degli impianti, prevalente soprattutto in alcune aree del territorio, e a fattori amministrativi, riconducibili a errori di misura dei contatori e ad allacci abusivi, per una quota che si stima pari al 3% delle perdite». Insomma, niente di casuale. La maggior parte dell'acqua non raggiunge l'utente finale per colpa dell'uomo: impianti troppo vecchi, cattiva amministrazione, furbetti che si allacciano alla rete in modo abusivo. Nel 2020, in Italia, sono andati dispersi 0,9 miliardi di metri cubi, pari al 36,2% dell'acqua immessa in rete (37,3% nel 2018), con una perdita giornaliera per chilometro di rete pari a 41 metri cubi (44 nel 2018). La tendenza è chiara anche se negli ultimi anni c'è stato un calo di qualche punto percentuale. Le perdite idriche totali nella rete di distribuzione dei 109 capoluoghi di provincia e città metropolitana sono state del 39% nel 2016, del 37,3% nel 2018, del 36,2% nel 2020. Il dato è ancora molto alto, soprattutto a Belluno (68,1%).

RILEVAZIONI PIÙ PRECISE

Facendo riferimento allo studio dell'Istat si scopre che in nove Comuni, tre del Centro e sei del Mezzogiorno, si registrano perdite totali lineari superiori ai 100 metri cubi giornalieri per chilometro di rete, generalmente superiori al 50% in termini percentuali: «Nei Comuni nei quali, in controtendenza con il dato complessivo, peggiora la performance del servizio rispetto al 2018 si legge nel report il gestore attribuisce in alcuni casi il risultato a una più corretta registrazione dei volumi all'eliminazione del minimo impegnato nella bolletta dell'acqua o a cambiamenti nel sistema di contabilizzazione». È il caso, ad esempio, di Belluno e Vicenza. Qualche dato generale. L'Istituto di statistica aggiunge che sono 236 i litri per abitante erogati ogni giorno nelle reti di distribuzione dei capoluoghi di provincia-città metropolitana. In 11 Comuni capoluogo, tutti nel Mezzogiorno, sono state adottate misure di razionamento nella distribuzione dell'acqua. Nel 2021 l'86% delle famiglie si è dichiarato soddisfatto del servizio idrico mentre il 65,9% delle persone di oltre 14 anni è attento a non sprecare acqua. Nel frattempo aumenta la spesa media mensile delle famiglie (14,68 euro nel 2020 per la fornitura di acqua nell'abitazione) che si dimostra più alta della spesa media mensile per l'acqua minerale (12,56 euro). 

Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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