Ex Acc, dubbi sul futuro dei 300 dipendenti: «Chiarezza per far nascere Italcomp»

Martedì 19 Gennaio 2021 di Federica Fant
L'Acc di Mel è l'unico sito italiano che produce compressori per la refrigerazione domestica

BORGO VALBELLUNA - Ieri la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, ha avuto un confronto la Commissione europea per capire se entro febbraio autorizzerà gli aiuti di Stato per dare liquidità alla Acc attraverso prestiti bancari. Insomma, un tentativo di rimuovere i dubbi della Commissione su un assenso che, al momento, appare difficile. Intanto, Acc sta lavorando alacremente grazie al grande impegno profuso dal commissario straordinario Maurizio Castro che ha saputo ottenere la fiducia di grandi costruttori mondiali di elettrodomestici.
URGENTE AVERE LIQUIDITÀ
Ma serve urgentemente liquidità per poter acquistare le materie prime e continuare a lavorare. Servono 8-10 milioni di euro entro fine febbraio. Il timore è che le risposte dell’Europa sugli aiuti di Stato arrivino troppo tardi. Nel frattempo le segreterie nazionali di Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil chiedono alla sottosegretaria Todde un «incontro urgente relativamente alla vertenza così detta Italcomp. L’urgenza è determinata dal fatto che nei giorni scorsi, a dispetto delle interlocuzioni già avvenute presso il vostro Ministero – fanno sapere -, ci risulta che si siano tenuti incontri presso le prefetture di Belluno e di Torino a cui ha partecipato la stessa sottosegretaria Todde e durante i quali sono emerse strategie ministeriali solo in parte coincidenti con quanto esposto a noi in una recente riunione». Necessario, quindi, fare chiarezza e fugare i dubbi. 
SOCIETÀ PARTECIPATA
«Il Governo in queste settimane sta lavorando per l’Acc: è in corso una forte interlocuzione europea in seguito alla richiesta di chiarimenti da parte della Commissione e sono stati fatti passi in avanti per cercare di risolvere la questione che interessa lo stabilimento di Mel», la dichiarazione è arrivata venerdì da Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento al termine dell’incontro in prefettura a Belluno con le organizzazioni sindacali, il prefetto, Sergio Bracco, la sottosegretaria  Todde, il commissario Castro e la Regione Veneto. Il Governo, è stato detto in quella sede, crede fortemente in Acc e nel nuovo progetto di Italcomp (fusione di Acc e ex Embraco in una società di Stato) che rappresenta un rilancio importante non solo per il territorio bellunese ma anche per l’intero Paese, «rendendo nuovamente competitivo un settore manifatturiero – queste le parole del ministro D’Incà - attraverso un preciso piano industriale». A dicembre, l’onorevole Dario Bond (Forza Italia) lanciò l’idea di utilizzare Invitalia per garantire un sostegno immediato. «Non si tratta di risorse a fondo perduto – ha ribadito pochi giorni fa -, ma di un prestito, che il sistema bancario sarebbe disponibile a erogare, se non fosse per i controlli della Commissione europea». 
 

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