Guerra Ucraina diretta, Von Der Leyen: «Prepararsi allo stop gas russo». Controffensiva a Kramatorsk: i russi si sono ritirati

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Mercoledì 6 Luglio 2022
Guerra Ucraina diretta, Von Der Leyen: «Prepararsi allo stop gas russo». Controffensiva a Kramatorsk: i russi si sono ritirati

Guerra in Ucraina, le notizie in diretta oggi 6 luglio, 133° giorno dall'invasione voluta dalla Russia di Putin.

Ore 18.12 La difesa ucraina ha fatto marcia indietro sulle contestate restrizioni di movimento per gli uomini in età per combattere. Il comandante in capo dell'esercito, Valery Salushnyi , ha annunciato oggi su Telegram l'annullamento dell'ordine, criticato anche dal presidente Volodymyr Zelensky.

L'ordine, emesso ieri, imponeva a tutti gli uomini di età compresa fra i 18 e i 60 anni di chiedere un permesso al locale ufficio di leva nel caso avessero voluto lasciare il distretto in cui sono registrati. Ma il rispetto di questa prescrizione era molto difficile, perché decine di migliaia di uomini in età di combattere hanno abbandonato da tempo le loro case per trasferirsi con le famiglie nelle zone più sicure dell' Ucraina occidentale. Ora rimane in vigore solo il divieto di abbandonare il paese, imposto dopo l'invasione russa del 24 febbraio.

Ore 17:15 Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato la prossima consegna di altri sistemi d'arma a Paesi dell'Est Europa che a loro volta trasferiranno vecchi armamenti sovietici, che i soldati ucraini sanno usare, all' Ucraina. Il governo ha «ora concretizzato accordi di questo tipo con diversi Paesi», ha affermato Scholz, in una audizione al Bundestag. L'accordo riguarda Repubblica Ceca, Grecia, Polonia e Slovenia. La consegna è prevista per le prossime settimane. 

Ore 16:45 Decine di attivisti in Bielorussia rischiano di essere condannati alla pena di morte con l'accusa di aver sabotato, nei mesi scorsi, le ferrovie usate dai militari russi per nell'invasione dell' Ucraina nell'ambito di quella che è stata chiamata «guerra delle ferrovie»: decine di azioni promosse, sin dallo scorso gennaio, da un gruppo che si fa chiamare «Bypol». Il processo contro le prime tre persone accusate per questi atti di sabotaggio inizierà a breve. Le accuse formalizzate nei confronti di Dzyanis, Aleh e Dzmitry, sono appartenenza a un gruppo estremista, di aver portato a termine un atto terroristico (punibile con la pena capitale), di aver inflitto danni premeditati alle linee di comunicazione e di alto tradimento. I partigiani bielorussi, sin da gennaio, quando militari russi e bielorussi erano impegnati in esercitazioni congiunte, hanno ripetutamente dato fuoco alle centraline per il controllo dei segnali e disattivato i sistemi di gestione online.

Ore 11:00 La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen invita l'Ue a prepararsi all'eventualità che la Russia tagli «completamente» le forniture di gas. «Dobbiamo prepararci per ulteriori problemi nelle forniture di gas, anche per un taglio completo da parte della Russia - ha detto intervenendo nella plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo - nel complesso oggi 12 Paesi membri sono direttamente colpiti da una riduzione totale o parziale delle consegne di gas. 

Ore 11.20 - Sul possibile incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e Papa Francesco occorre preparare una visita di alto livello, ma finora non ci sono stati contatti concreti. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Interfax.

Ore 10.45 - Due civili sono rimasti uccisi nel bombardamento russo di ieri sulla città di Mykolaiv, nel sud dell' Ucraina. Lo rende noto l'Amministrazione statale citata da Ukrinform. Anche gli insediamenti vicino sono stati colpiti, ma non è ancora stato possibile verificare se vi siano vittime e l'entità dei danneggiamenti.

Ore 9.00 - «Nell'ultima settimana, le forze russe sono probabilmente avanzate di altri 5 chilometri lungo la strada principale E40 da Izyum, di fronte alla resistenza ucraina estremamente determinata»: afferma il rapporto dell'intelligence del Ministero della Difesa britannico nell'aggiornamento quotidiano su Twitter. La battaglia per Sloviansk sarà probabilmente la prossima sfida chiave nella lotta per il Donbass mentre le forze russe si avvicinano e sono a 16 chilometri dalla città di Donetsk, dice il report. Le forze russe dei gruppi di forze orientali e occidentali sono probabilmente ora a circa 16 chilometri a nord di Sloviansk poiché anche i gruppi di forze centrali e meridionali rappresentano una minaccia per la città, afferma il report aggiungendo che è probabile che la Russia continui a consolidare il suo controllo su Lysychansk e Lugansk,. A nord, ha impegnato la maggior parte delle rimanenti unità disponibili dai gruppi di forze orientali e occidentali sull'asse di Izyum.

07:30 Russi si ritirano da Kramatorsk

L'esercito ucraino ha inflitto perdite significative alle truppe russe nella direzione di Kramatorsk, città orientale nel Donetsk: lo afferma lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine su Fb, citato da Unian. «Nella direzione di Kramatorsk, i russi hanno sparato contro le infrastrutture civili nelle aree di Siversk e Gryhorivka. Le unità ucraine hanno inflitto perdite significative al nemico durante il suo tentativo di offensiva nelle aree degli insediamenti di Verkhnokamianske, Belogorivka e Gryhorivka. Gli occupanti si sono ritirati», scrive lo Stato Maggiore.

06:03 Maryna Viazovska: da Kiev al «Nobel per la matematica»

La matematica ha una nuova stella. L’ucraina Maryna Viazovska è la seconda donna a vincere la medaglia Fields, l’equivalente del Nobel in campo matematico (con la differenza che vengono premiati talenti ancora giovani, under 40). Prima di lei c’era riuscita soltanto l’iraniana Maryam Mirzakhani, prematuramente scomparsa nel 2017. Il passaggio di testimone ideale tra queste due menti brillanti porta con sé anche l’onere di rappresentare un modello per tutte le ragazze affascinate da equazioni e simmetrie, desiderose di entrare in un club ancora troppo maschile.

Putin e Xi, giallo sull'invito a Mosca. «Il leader cinese ha rifiutato, la pandemia Covid non c'entra»

05:56 Kharkiv, gli sfollati sono più di 220 mila

Oltre 220 mila persone residenti nell’Oblast di Kharkiv hanno ricevuto a oggi lo status di sfollati interni e si sono trasferite in aree più sicure a causa della guerra su vasta scala della Russia contro l’Ucraina. Lo ha reso noto il governatore della provincia, Oleh Syniehubov.

05:55 «Due navi commerciali straniere sequestrate dai separatisti filorussi»

I separatisti sostenuti dalla Russia hanno sequestrato due navi battenti bandiera straniera nella città portuale ucraina di Mariupol, affermando che ora sono «proprietà statale». Lo riporta il Kyiv Independent, citando media internazionali. Si tratta del primo atto di questo tipo contro la navigazione commerciale dall’inizio della guerra. L’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha informato due compagnie di navigazione che le loro imbarcazioni sono state oggetto di «appropriazione forzata di beni mobili con conversione forzata in proprietà statale» senza alcun compenso per i proprietari. Si tratta della `Smarta´, battente bandiera liberiana, e della `Blue Star´, battente bandiera panamense. Secondo l’Organizzazione marittima internazionale (Imo) dell’Onu oltre 80 navi battenti bandiera straniera rimangono bloccate nei porti ucraini, molti dei quali sono sotto il controllo russo.

05:53 Casa Bianca: continuiamo a rafforzare l’Ucraina

L’approccio degli Stati Uniti alla crisi in atto in Ucraina non è cambiato, l’obiettivo degli Stati Uniti resta quello di rafforzare il più possibile la posizione di Kiev in vista di possibili negoziati con Mosca. Lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito agli sviluppi della situazione bellica. «Come il presidente (Joe Biden) ha detto molte volte, non può esserci negoziato sull’Ucraina senza l’Ucraina», ha affermato la portavoce.

05:49 Draghi-Erdogan, ecco i temi del confronto fra Italia e Turchia

Si parla di gas, ne discutono le due delegazioni prima ancora che Draghi metta piede nel palazzo presidenziale. Erdogan in conferenza stampa accenna alla grande cooperazione fra i due Paesi, al lavoro congiunto sul gas del giacimento di Sakarya, ad altri progetti comuni, ma quello che non dice è che i due Stati non sono riusciti a fare passi avanti neppure sul modo di citare Cipro nella dichiarazione finale del vertice.

Nel complesso, articolato e a tratti scoraggiante incastro di interessi e tensioni fra Grecia, Cipro e Turchia sui confini marittimi di quello spicchio di Mediterraneo che sta di fronte al Libano e a Israele, la delegazione italiana e quella turca hanno provato a fare passi avanti per favorire lo sfruttamento dei giacimenti di gas già scoperti, il trasporto del gas stesso, le trivellazioni di nuovi possibili obiettivi. Per il momento, almeno per il grande giacimento di gas israeliano che potrebbe passare dal territorio turco prima di essere convogliato in Europa, le variabili sono ancora troppe.

01:23 L’Ucraina ricorda gli 89 atleti eroi di guerra caduti contro i russi

L’ultimo, in ordine cronologico, è stato Alexander Shishkov, 42 anni, allenatore e presidente di una squadra di calcio per bambini di Sergeevka. Venerdì scorso stava aspettando i suoi ragazzi che si erano andati ad allenare a Odessa, quando un missile russo ha colpito il centro ricreativo in cui si trovava e lo ha ucciso. Poi, il giornalista sportivo Oleg Yashchuk, scomparso vicino a Lisychansk, caduta proprio nelle mani dei soldati di Mosca. Ottantanove sportivi e allenatori uccisi, 13 catturati dall’inizio dell’invasione. Il numero lo ha confermato Volodymyr Zelensky in persona durante una conferenza stampa congiunta con il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach.

01:20 Nato: Canada primo a ratificare richiesta Svezia-Finlandia

Il Canada è diventato il primo Paese Nato ad approvare formalmente la richiesta di adesione di Svezia e Finlandia, in seguito all’aggressione russa dell’Ucraina. Lo ha annunciato il premier Justin Trudeau, invitando gli altri alleati a fare rapidamente altrettanto.

01:19 Donetsk, 350.000 civili da evacuare

Il governatore dell’ultima provincia orientale dell’Ucraina rimasta in parte sotto il controllo di Kiev ha esortato i suoi oltre 350mila residenti a fuggire mentre la Russia intensifica l’offensiva. Il governatore Pavlo Kyrylenko ha infatti affermato che sarebbe necessario evacuare le persone fuori dalla provincia di Donetsk in modo da salvare vite umane e consentire all’esercito ucraino di difendere meglio le città dall’avanzata russa. «Il destino dell’intero Paese sarà deciso dalla regione di Donetsk», ha detto Kyrylenko ai giornalisti a Kramatrosk, il centro amministrativo della provincia e sede del quartier generale regionale dell’esercito ucraino. «Una volta che ci saranno meno persone, saremo in grado di concentrarci di più sul nemico», ha detto Kyrylenko.

Ultimo aggiornamento: 18:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA