«Guarda papà che bello!». Quando si dice, portare a spasso i bambini per far ammirare la natura. Può capitare anche che l'occhio vispo e curioso dei piccoli venga attratto da un'impronta di dinosauro di 220 milioni di anni fa. E' successo sulla spiaggia del Galles, dove una bimba di 4 anni, Lily Wilder, a spasso con il papà ha scoperto il fossile perfettamente conservato.
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Siamo sulla spiaggia di Bendricks Bay, a Barry, nel distretto di Vale of Glamorgan. La storia è stata raccontata dalla Bbc, e sta facendo il giro dei media britannici. «È il miglior esemplare mai trovato su questa spiaggia», ha commentato la paleontologa del Museo Nazionale del Galles, Cindy Howells, riferendosi all'impronta, che è lunga 10 centimetri e apparteneva probabilmente a un dinosauro alto circa 75 centimetri. L'orma fossile, impressa in quella che un tempo era una superficie fangosa, è stata rimossa e portata al Museo Nazionale di Cardiff, dove verrà esposta. Gli scienziati ritengono che potrebbe aiutare a stabilire come camminavano. Lo descrivono come "un animale snello" che avrebbe camminato sulle sue due zampe posteriori e avrebbe cacciato altri piccoli animali e insetti.
Si pensa che l'esemplari di Bendricks Bay provenga da rettili di tipo coccodrillo piuttosto che da dinosauri. Impronte simili negli Stati Uniti sono state ricollegate al dinosauro "Coelophysis". È noto che impronte simili negli Stati Uniti sono state fatte dal dinosauro Coelophysis. Si pensa che gli esemplari trovati a Bendricks Bay in passato provengano da più rettili di tipo coccodrillo piuttosto che da dinosauri.
Il National Museum Wales ha dichiarato: «La sua spettacolare conservazione dell'impronta può aiutare gli scienziati a capire di più sulla struttura effettiva dei loro piedi poiché la conservazione è abbastanza chiara da mostrare i singoli cuscinetti e persino le impronte degli artigli». «La notizia della scoperta è interessante, questa zona del Galles era già nota per impronte di dinosauro», commenta Flavio Altamura, ricercatore della Sapienza. Chissà che non gli diano il nome della piccola esploratrice, Lilysauro...