La riforma del fisco sarebbe importante, ma le parole non bastano: aspettiamo di vederle prima di giudicarle

Domenica 17 Marzo 2024

Egregio Direttore

è certamente molto giusta, condivisibile, documentata la sua risposta al sig. Renato Coin; mi chiedo però quali sono le azioni di questo Governo, in carica dall'ottobre 2022, al fine di sanare le ingiustizie fiscali, non sanate da precedenti governi di diversa composizione?


Sergio Bianchi


Caro lettore,
la mia non era una risposta in difesa dell'operato del governo attuale.

Volevo piuttosto sottolineare l'ipocrisia di larga parte della classe politica, di destra e di sinistra, che quando è all'opposizione non risparmia critiche al governo in carica accusandolo di non fare nulla contro l'evasione fiscale, di voler mettere nuove tasse, di produrre condoni più o meno mascherati. Salvo poi quando i ruoli si invertono e l'opposizione diventa maggioranza fare poco o nulla di ciò che aveva promesso e contro cui si era scagliata in precedenza. È una dinamica che conosciamo bene e che ha portato alla situazione che, con l'ausilio di alcuni numeri, ho cercato di descrivere nella mia risposta al lettore Coin. Qualsiasi cosa si pensi delle tasse, la realtà è che oggi in Italia abbiamo non solo un sistema impositivo fra i più onerosi d'Europa (insomma siamo fra quelli che pagano più tasse) ma anche fra i più ingiusti e iniqui. E le maggioranze che si sono avvicendate alla guida del governo non sono riuscite a modificare e a cambiare in meglio questa situazione. Quanto al governo attuale, recentemente è stata annunciata l'intenzione di ridurre le tasse sui ceti medi, cioè su coloro che hanno un reddito di oltre 50 mila euro lordi e su cui tra Irpef e addizionali la pressione fiscale raggiunge il 50 per cento. Un'enormità. Non so come si troveranno le risorse per finanziare questo intervento e quindi quando e se si passerà dalle parole ai fatti. Ma certamente questa sarebbe una riforma importante e che andrebbe nella direzione di un fisco più giusto e meno oppressivo. Ma per il momento stiamo parlando di intenzioni. O di programmi. Le riforme sono un'altra cosa. Attendiamo di vederle per giudicarle.

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