Renzi, il Kennedy italiano?
Per favore, non esageriamo

Mercoledì 26 Febbraio 2014
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Caro Direttore,

potrebbe Matteo Renzi essere per l'Italia quello che fu John Kennedy per gli Stati Uniti d'America? Questa l'impressione che ha lasciato in mio figlio Marco che ha la stessa et del sindaco di Firenze.


Enzo Fuso

Lendinara (Ro)



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Caro lettore,

bench il simbolo e la mitologia di Jfk siano sicuramente superiori al Kennedy politico in carne ed ossa, senza dubbio il presidente americano assassinato a Dallas fu un uomo di straordinarie intuizioni e di grandi aperture. Trovare alcune immediate similitudini tra lui e Matteo Renzi , a prima vista, piuttosto facile: la giovane et di entrambi (Jfk entr alla Casa Bianca a 43 anni); la notevole carica comunicativa; il rapido percorso di carriera avvenuto sovvertendo gli equilibri consolidiati dei propri partiti di appartenenza. Ma al di l di questi aspetti francamente troppo presto per accreditare Renzi come il Kennedy italiano. Vediamolo alla prova il neo premier, poi ci sar tempo per fare paragoni e tracciare paralleli. Non solo: forse al nostro Paese, in questo momento, serve qualcosa di diverso. Kennedy, in una fase storica che vedeva il mondo intero in precario equlibrio tra grandi cambiamenti e ritorni al passato, fu, all'estero, il presidente dei discorsi sulle nuove frontiere e, dentro gli Stati Uniti, il fautore dell'offensiva contro la segregazione e per l'uguaglianza. Due grandi sfide che forse furono anche all'origine della sua prematura morte e che tanta parte hanno avuto nella fama che ancora oggi circonda la figura di Jfk. L'Italia del 2014 insieme a uno slancio ideale kennedyano, alla capacit di generare entusiasmi e speranze, ha soprattutto bisogno di tanta concretezza. Serve la volont effettiva di scardinare interessi e reti corporative; la forza di recidere, non solo a parole, lacci e lacciuoli; il coraggio di rompere schemi e tab, anche e soprattutto dentro il mondo da cui Renzi proviene, la sinistra italiana. questo il banco di prova su cui atteso Renzi. E in questo senso forse gli potrebbe essere pi utile l'esperienza del britannico Tony Blair che quella di John Kennedy.
Ultimo aggiornamento: 13:14

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