C'è il tempio d'Ercole di Cori tra i protagonisti dei pezzi unici che formano la nuova collezione di Alta Gioielleria firmata Gucci.
Il monumento romano parla del fascino del direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, per il mondo antico. Un cameo raffigurante il Tempio Romano di Ercole Cori prende il centro della scena tra una serie di pregiate gemme in un pezzo della collezione: pezzi unici di micro-mosaici realizzati tra il 1850 e il 1870 in cui il Tempio di Ercole a Cori viene raffigurato insieme al Colosseo, Piazza San Pietro, il Pantheon com'era nell'Ottocento, i Fori Romani, il Tempio di Vesta, le Cascate di Tivoli, la Piramide Cestia - diventano pendenti di collane di diamanti, centrali di bracciali e anelli intrisi di un'estetica poetica e senza tempo.
Composta dunque da pezzi unici suddivisi in cinque temi, la nuova collezione è un inno creativo a specifiche epoche storiche e architettoniche sospese nel tempo e nello spazio.
«È stata per noi una sorpresa e un motivo di vanto commenta il sindaco di Cori, Mauro De Lillis - trovare il nostro tempio d'Ercole nella campagna della nuova collezione Gucci, sulle pagine patinate e sui media di tutto il mondo. Che un brand di tale prestigio abbia scelto uno dei nostri gioielli per realizzare i suoi testimonia della bellezza e del fascino senza tempo delle nostre vestigia. Essere su un gioiello di una delle case di moda più note a livello internazionale significa fare il giro del globo ed essere sotto gli occhi di tutti. Inutile dire che ne siamo orgogliosi».