Piero Armenti rapinato a Foggia, l'influencer de "Il mio viaggio a New York": «È stato il parcheggiatore abusivo»

Il travel blogger ha raccontato la sua disavventura, trasformatasi in un tentativo di estorsione, sui social allegando foto e video

Domenica 1 Ottobre 2023
Piero Armenti rapinato a Foggia, l'influencer di "Il mio viaggio a New York": «È stato il parcheggiatore abusivo»

Brutta disavventura per Piero Armenti, influencer della pagina "Il mio viaggio a New York". Il travel blogger è stato infatti vittima di una tentata rapina a Foggia, sventata solo grazie alla scaltrezza dei suoi familiari. È stato lo stesso Armenti a raccontare tutto con una serie di post sui social: «Ragazzi assurdo - ha esordito - Hanno provato a derubarci a Foggia.

Ho tutti i video che pubblicheró. Ora stiamo scappando».

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Piero Armenti e la rapina a Foggia: cosa è successo

Successivamente l'influencer salernitano, diventato ormai un imprenditore nella Grande Mela, ha ripercorso le tappe della disavventura, trasformatasi in un tentativo di estorsione, ai propri follower: «Volevo fare un video turistico su Foggia. Ad un certo punto, mentre mio padre pagava il parcheggiatore abusivo, è scomparso il suo telefono. Lo stesso parcheggiatore si è proposto di recuperarlo a pagamento. Poi, dopo le minacce di mio padre, glielo ha ridato. Assurdo». E ha aggiunto: «Ovviamente, dopo aver riavuto il telefono, siamo scappati via».

Il cellulare sparito e il "trucco" del parcheggiatore abusivo

Piero Armenti ha spiegato che il cellulare era stato appoggiato dal padre sul bagagliaio dell'auto mentre pagava il parcheggiatore abusivo. In quel frangente lo smartphone è sparito. «Mio padre pensava di aver lasciato il cellulare in auto ed è andato a cercarlo - ha dichiarato nelle storie Instagram - ma in auto non c'era. Ne è scaturita una discussione con il parcheggiatore, che si era proposto da intermediario con un ipotetico ladro».

Alla fine Piero Armenti è riuscito a farsi restituire il cellulare del padre. L'influencer ha poi scritto un messaggio per rispondere a tutti coloro che lo avevano accusato di fare cattiva pubblicità alla città di Foggia: «Sappiamo che ci sono tante persone perbene, ma non ci sentivamo sicuri e per questo siamo andati via».

Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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