Melania, Parolisi non rientra in caserma
Nuovi accertamenti tecnici del Ris

Lunedì 4 Luglio 2011
Salvatore Parolisi, marito di Melania
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ROMA - Salvatore Parolisi, sarebbe dovuto rientrare oggi al lavoro in caserma, al 235/o Rav Piceno di Ascoli. Ma in caserma non si presentato e sembra proprio che sia stato prolungato il suo periodo di assenza stato prolungato. Non chiaro se su richiesta del caporalmaggiore o per decisione dello Stato maggiore dell’Esercito, considerata anche la pressione mediatica che circonda il caso. Uno dei legali di Salvatore, l’avvocato Valter Biscotti, ha fatto riferimento all’impedimento rappresentato dal sequestro dell’auto di Parolisi, disposto il 29 giugno dal pm Umberto Monti per nuovi accertamenti. Ma Parolisi, che in questo periodo si trova dai genitori, a Frattamaggiore (Napoli), avrebbe potuto raggiungere Ascoli con un mezzo alternativo.



L’inchiesta intanto va avanti, in attesa che il medico legale Adriano Tagliabracci depositi, non prima di una o due settimane, la relazione finale sull'autopsia di Melania: gli esami del Reparto investigazioni scientifiche che prendono il via domani sono concentrati sugli elementi raccolti fino al 29 giugno scorso, data in cui gli avvocati di Parolisi e quelli della famiglia Rea hanno ricevuto la notifica sul nuovo round di accertamenti. Il primo luglio gli investigatori hanno condotto un nuovo sopralluogo nel Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella (Teramo), dove il cadavere di Melania è stato ritrovato. A quanto si sa, inoltre, la procura ha acquisito e continuerà ad acquisire le registrazioni di tutti i talk show e le trasmissioni televisive in cui sono andate in onda interviste che potrebbero essere utili per ricostruire il quadro in cui il delitto di Melania è maturato. Dalle prime dichiarazioni di Salvatore, all’intervista concessa venerdì scorso a Quarto Grado da Ludovica, la soldatessa amante del caporalmaggiore, che lo ha difeso dal sospetto di essere un assassino.



Riprendono domani, nella caserma dei carabinieri del Ris a Tor di Quinto a Roma, gli accertamenti tecnici (esclusi quelli medico-legali) sul centinaio di reperti sequestrati nell’ambito dell’inchiesta per l'omicidio di Melania Rea. Verifiche cui le parti possono partecipare, con propri consulenti. L’11 luglio, sempre al Ris, sono in programma accertamenti geologici e botanici. Probabilmente riguarderanno anche le tracce di terriccio, gli aghi di pino e quant'altro, trovati sotto le scarpe e fra gli abiti della vittima e dell’unico indagato del delitto, il marito Salvatore Parolisi.
Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 18:15

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