Città del Vaticano – Papa Francesco si affaccia a mezzogiorno per l'Angelus e ricorda Emanuela Orlandi: «Desidero esprimere ancora una volta la mia vicinanza ai familiari, soprattutto alla mamma e assicurare alla mia preghiera estesa alle famiglie che portano il dolore di una familiare scomparso».
Il fratello: «E' caduto il tabù su Emanuela»
L'immagine di Emanuela, la 'vatican girl' scomparsa 40 anni fa, sono ovunque sulla piazza: sulle magliette dei manifestanti, in un paio di striscioni, nei volantini.
«Ricordo che la commissione di inchiesta è su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori». Ogni tanto la piccola folla, mentre il fratello della scomparsa parla ai giornalisti, si lascia andare a sentiti applausi spontanei. Qualcuno urla: «basta omertà». Dopo avere stazionato nei pressi di Castel Sant'Angelo la manifestazione si dirige composta nel centro della piazza per l'Angelus di papa Francesco.
«Verità per Emanuela», «Verità e giustizia» le scritte che campeggiano sui fogli e le magliette. Tra le persone si scorgono anche l'avvocato della famiglia, Laura Sgrò, la sorella di Mirella Gregori, coetanea di Emanuela anche lei sparita nel nulla 40 anni fa. Viene avvistato anche un sacerdote venuto a Roma dalla Romania per prendere parte al sit-in. «Sono don Claudio dalla Romania. Sono sacerdote da 25 anni e ogni giorno celebro per lei la messa». «Per me è una battaglia che come famiglia Gregori portiamo avanti da 40 anni. Dopo l'unanimità alla Camera sulla Commissione di inchiesta, si era aperto uno spiraglio» afferma Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella, coetanea di Emanuela Orlandi e sparita come lei nel 1983. «Ora spero si si sblocchi la situazione, noi chiediamo solo di sapere che fine hanno fatto le nostre sorelle».